Fissata per domani l’ordinazione del vescovo di Guangzhou
Cattolici locali confermano ad AsiaNews che, dopo oltre un anno di attesa, p. Joseph Gan Junqiu sarà ordinato domani mattina nella cattedrale del Sacro Cuore. Il ritardo era dovuto all’Associazione patriottica, che vuole imporre vescovi ordinanti ritenuti “poco degni”. Ordinato il nuovo vescovo di Yichang, mentre è stata spostata la cerimonia per il coadiutore di Ningxia. L’insoddisfazione della Chiesa sotterranea.
Roma (AsiaNews) – Dopo oltre un anno di attesa, p. Joseph Gan Junqiu verrà ordinato domani mattina vescovo di Guangzhou, nella provincia meridionale del Guangdong. La cerimonia avverrà nella cattedrale del Sacro Cuore, la “Casa di Pietra” che si trova nel centro della città, La stampa ed i fedeli delle altre diocesi non saranno ammessi alla cerimonia “per mancanza di spazio”. Si prevede la presenza di circa 900 fedeli dotati di biglietti lasciapassare.
Alcuni cattolici locali hanno visitato la chiesa ed incontrato il futuro vescovo. Ad AsiaNews dicono: “Conosciamo mons. Gan da tanto tempo e sappiamo bene che è una persona calma e dinamica. Conosce i problemi della gente e si fa presente in persona, volentieri, là dove ci sono necessità o esplicite richieste”.
Il futuro vescovo “è aperto di mente e di cuore ed è stimato dalla gente. Non ama i compromessi, ma sa pure trovare forme di equilibrio là dove talvolta sia difficile praticare la tolleranza. Tutto questo costa sofferenza interiore e comporta amore per la sua gente e per la Chiesa, che è universale. E’ ormai da molti anni che non abbiamo un pastore e siamo felicissimi di questa grazia del Signore”.
Il ritardo nel celebrare questa ordinazione è dovuto all’ostruzionismo dell’Associazione patriottica dei cattolici cinesi [Ap, organo governativo non riconosciuto dalla Santa Sede, che interferisce con la vita della Chiesa e cerca di imporre nelle diocesi i propri vescovi senza il consenso vaticano ndr], che non ha gradito la pubblica dichiarazione di fedeltà al Papa espressa da p. Gan subito dopo la sua elezione, avvenuta alla fine del novembre 2006.
L’Ap ha cercato di imporre alcuni vescovi ordinanti che il candidato non ritiene degni. A presiedere l’ordinazione di domani sarà mons. Giovanni Fang Xingyao di Linyi; i co-ordinanti saranno mons. Giuseppe Liao Hongqing di Meizhou e mons. Paolo Su Yongda di Zhanjiang.
Intanto, lo scorso 30 novembre vi è stata l’ordinazione di mons. Francesco Lu Shouwang, nuovo vescovo ufficiale di Yichang, (Hubei, Cina centrale). Il nuovo presule non ha dichiarato in pubblico che la sua nomina era stata accettata dal Vaticano. Fonti di AsiaNews confermano che mons. Lu è stato approvato dalla Santa Sede. I vescovi ordinanti erano: mons. Luigi Yu Runshen, vescovo ufficiale di Hanzhong (Shaanxi); mons. Zhao Fengchang vescovo di Liao Cheng (Yang Gu, Shandong); mons. Su Yongda, vescovo di Zhanjiang (Guangdong). Alla cerimonia non era presente alcun vescovo illecito. Vi era però grande abbondanza di responsabili dell’Ap e del Consiglio dei vescovi. Fra questi: il vice direttore dell’Ufficio Affari Religiosi, Wang Zuoan; uno dei direttori del Fronte Unito Centrale, Zhou Ning; i rappresentanti del Fronte Unito dell’Hubei ed i leader del governo di Yichang, Enshizhou e Jingmen.
Subito dopo la messa, il nuovo vescovo ha promesso di “guidare tutti i sacerdoti, suore, seminaristi e fedeli a osservare la legge dello Stato, a salvaguardare l’unità nazionale e la stabilità sociale, ed a impegnarsi a dare il proprio contributo per costruire una società armoniosa socialista”.
Diversi fedeli della Chiesa sotterranea fanno notare ad AsiaNews che queste ordinazioni, pur legittime, avvengono non in totale obbedienza alla Lettera del papa ai cattolici cinesi. Benedetto XVI nella sua Lettera chiede ai vescovi legittimati di rendere “di pubblico dominio a tempi brevi” (n. 8) l‘avvenuta legittimazione da parte della Santa Sede. Alcuni neo-ordinati nascondono invece il più possibile l’avvenuta approvazione. Il papa poi domanda ai vescovi legittimati che essi “pongano sempre più gesti inequivocabili di piena comunione con il Successore di Pietro” (ibid.). Secondo la Chiesa sotterranea questo significa distanziarsi apertamente dall’Ap, che il Vaticano considera “inconciliabile con la dottrina cattolica” (n. 7).
Infine, il governo ha bloccato l’ordinazione episcopale del nuovo vescovo coadiutore della Provincia autonoma di Ningxia, nel centro della Cina. Il vescovo ordinario, Giovanni Liu Jingshan, ha spiegato che la cerimonia per il suo successore, p. Joseph Li Jing, “è stata spostata dal governo per alcuni motivi. Forse verrà celebrata il prossimo 8 dicembre, festa dell’Immacolata Concezione”. Il futuro vescovo ha ricevuto il mandato papale.
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