17/11/2010, 00.00
PAKISTAN
Invia ad un amico

Firme da tutto il mondo per salvare Asia Bibi

In due giorni oltre 1300 persone hanno aderito alla campagna di AsiaNews per salvare la vita alla donna pakistana condannata a morte per una falsa accusa di blasfemia. Centinaia i messaggi provenienti da Spagna e America Latina, ma anche da Vietnam, Cina e Malaysia. In Pakistan centinaia di donne hanno manifestato ieri per Asia Bibi e per abolire la legge sulla blasfemia.

Lahore (AsiaNews) – “Asia Bibi è innocente. Salvarla non deve essere un atto politico, ma un obbligo morale verso tutti i cristiani perseguitati”; “la legge sulla blasfemia distrugge la convivenza e lo sviluppo del Pakistan”. È quanto affermano alcuni dei lettori che in questi giorni hanno aderito  alla campagna lanciata da AsiaNews lo scorso 15 novembre in favore di Asia Bibi (nella foto durante il processo) la donna cristiana condannata a morte in Punjab per una falsa accusa di blasfemia.

A tutt’oggi in 1500 hanno firmato l’appello, rilanciato in Malaysia dal quotidiano cattolico Herald e diffuso da privati e agenzie di stampa in tutto il mondo. Centinaia i messaggi provenienti da Spagna e America Latina, ma anche da Vietnam e Cina.     

In Pakistan, nonostante gli evidenti rischi, diverse organizzazioni tra cui Giustizia e Pace hanno organizzato manifestazioni e iniziative per chiedere la liberazione della donna. Ieri a Nankana (Punjab) centinaia di donne, cristiane e musulmane hanno manifestato davanti agli uffici governativi chiedendo il suo rilascio immediato.

Saman Wazdani, musulmana e attivista per i diritti umani, ha dichiarato: "Le donne del Pakistan si stanno muovendo. Il Caso di 'Asia Bibi ha fatto pressione sulle nostre coscienze per chiedere l’abrogazione della legge sulla blasfemia”. La donna sottolinea che il problema riguarda per tutto il sistema di giustizia pakistano. “I giudici – afferma - sono abbandonati a se stessi, sottostanno a vecchie strutture che non sono trasparenti e spesso interpretano la legge in modo errato. Il Paese ha urgente bisogno di una riforma giudiziaria”.

La Conferenza degli Ulema del Pakistan (Conference of the Jamiat Ulema Pakistan – Jup), che rappresenta circa il 30% dei partiti religiosi, ha affermato la sua totale opposizione alla cancellazione della legge sulla blasfemia. Gli ulema considerano la legge “intoccabile” e  minacciano proteste anche violente in caso di eventuali modifiche o correzioni.   

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Contro la “vergognosa” condanna di Asia Bibi raccolte già 2500 firme
18/11/2010
Sacerdote pakistano: La legge sulla blasfemia è una spada che pende sulla nostra testa
16/11/2010
Vescovo di Islamabad: “Una vergogna” il caso di Asia Bibi. Continua la campagna di AsiaNews
16/11/2010
Cristiani, musulmani, ong per la vita di Asia Bibi. La legge sulla blasfemia è “oscena”
15/11/2010
La tua firma per salvare Asia Bibi e il Pakistan
15/11/2010


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”