Filippine: "Solidali con i nostri fratelli musulmani, ma fermate le violenze"
In un documento reso pubblico oggi, il Movimento per il dialogo interreligioso Silsilah "deplora eventi come la pubblicazione delle vignette che dissacrano Maometto, la continua violenza in Iraq e le uccisioni di Jolo" che "minano la ricerca della pace e del dialogo".
Zamboanga (AsiaNews) "Solidarietà nei confronti dei fratelli musulmani", colpiti "nei loro sentimenti religiosi più profondi" da "un irresponsabile uso della libertà di stampa", ma anche un invito ad "avere presente l'insegnamento di pace espresso dall'Islam", viene espresso dal Movimento per il dialogo Silsilah in un documento reso pubblico oggi.
"Siamo profondamente addolorati si legge nel testo firmato da padre Sebastiano D'Ambra, missionario del PIME da eventi come la pubblicazione delle vignette che dissacrano Maometto, la continua violenza in Iraq e le uccisioni di Jolo: sono eventi che minano gli sforzi globali volti a portare una cultura di dialogo e pace, fulcro dell'attività del Movimento".
E' importante però, si legge ancora che "i nostri fratelli e sorelle di fede musulmana riescano a valutare il vero insegnamento dell'Islam, quello della pace, anche nella rabbia e nell'oltraggio. Chiediamo loro di mantenere un equilibrio e di non compromettersi con la violenza, che non risolve alcun problema e ne crea solo di nuovi".
"Questa conclude il testo è un'occasione per unirsi con tutti coloro che desiderano il dialogo e la pace. Riaffermiamo la nostra missione, volta alla sincerità, alla sensibilità ed alla solidarietà interreligiosa".