Filippine, vicina la pace fra governo e guerriglieri Moro
Cotabato (AsiaNews/Agenzie) La guerriglia musulmana delle Filippine è ormai decisa a negoziare un trattato di pace con il governo dopo decenni di lotte separatiste. La proposta è quella di ottenere un 'autogoverno' nella parte sud del Paese.
I leader del Fronte per la liberazione islamica Moro (Flim) hanno dichiarato che molti dei loro guerriglieri - durante un'assemblea generale durata 3 giorni - hanno espresso la volontà di raggiungere un compromesso pacifico con il governo.
Eid Kabalu, portavoce dei ribelli, ha detto che l'assemblea vorrebbe emanare una risoluzione che autorizzi il Fronte a negoziare una fine pacifica al conflitto ed ha aggiunto che le richieste del Flim riguardano l'autogoverno nella regione di Mindanao, zona a forte presenza musulmana. L'accordo prevede la definizione della zona come 'stato distinto' e in totale autonomia in questioni come imposte, sviluppo e sicurezza. Lo stato di indipendenza potrebbe essere materia di dibattito con il governo.
Al-Haj Murad, uno dei leader del Flim, ha specificato che la guerriglia ha voluto consultare tutti i suoi simpatizzanti perché "i colloqui di pace stanno entrando nella fase finale". Murad ha aggiunto che il suo gruppo accetterà "ogni formula che assicuri ai musulmani delle Filippine di potersi governare da soli, determinare il loro futuro e vivere in libertà".
Teresita Deles, consigliere presidenziale sul processo di pace, ha detto che la Costituzione potrebbe essere emendata per soddisfare queste richieste. Gli sforzi dei ribelli indicano un sostanziale avanzamento dei colloqui, sostenuti da 2 anni di rispettato 'cessate il fuoco'.
Il governo delle Filippine ha già offerto una limitata autonomia ad un altro gruppo di ribelli, il Fronte nazionale per la liberazione Moro (Fnlm), dopo un accordo di pace siglato nel 1996. La regione composta da 5 province autogovernata dal Fnlm è rimasta una delle zone più povere del Paese.