Filippine, sventato attentato suicida contro una processione
Gli attentatori miravano alla processione cattolica in programma domani a Manila; nel loro rifugio trovate 3 bombe rudimentali e mitra con silenziatore.
Manila (AsiaNews/Agenzie) Un attentato suicida contro la processione in programma domani a Manila, seguita ogni anno da migliaia di fedeli, è stato sventato dalla polizia filippina che ieri ha arrestato 16 militanti musulmani.
La polizia ha compiuto gli arresti durante un sopralluogo in un edificio della capitale: all'interno dell'abitazione gli agenti hanno trovato 3 bombe artigianali, un mitra con un silenziatore e molte altre armi. L'attentato è stato sventato grazie alle segnalazioni dell'intelligence che riferivano di un possibile attacco suicida durante la festività religiosa del "Nero Nazareno".
Domenica decine di migliaia di cattolici del Paese, a piedi nudi e con indosso solo una tunica marrone, porteranno una croce e la statua di Gesù Cristo per le vie della capitale. Ogni anno la folla si accalca per riuscire a toccare il simbolo religioso, del quale si dice che abbia "poteri guaritivi". Fra i tanti devoti il vice-presidente filippino Noli de Castro.
I 16 militanti arrestati devono rispondere anche dell'accusa di "coinvolgimento nell'attacco ad un traghetto avvenuto nel febbraio 2004": nell'attentato, compiuto dalle forze ribelli Abu Sayyaf (gruppo di guerriglieri islamici), sono morte più di 100 persone. Da anni le forze di sicurezza filippine, Paese a larga maggioranza cattolica, combattono una dura lotta contro i fondamentalisti islamici e i ribelli filo-comunisti. Abu Sayyaf è solo uno dei tanti gruppi ribelli del sud del Paese: esso ha legami il gruppo terroristico Jemaah Islamiah, organizzazione terroristica legata ad al-Qaeda.
25/08/2020 08:55