Filippine, movimento femminile con la Chiesa nella “lotta per la vita”
Manila (AsiaNews) – La Lega delle donne cattoliche filippine “sostiene la Chiesa” nella lotta contro “l’approvazione della legge sulla salute riproduttiva” (Reproductive Health, Rh). Lo hanno annunciato le leader del movimento femminile in una circolare spedita a tutte le delegate presenti nelle arcidiocesi, diocesi, vicariati apostolici e parrocchie del Paese, garantendo un “sostegno incondizionato” alla posizione dei vescovi.
Amelita Dayrit-Go, presidente della Lega delle donne cattoliche, auspica che le iniziative possano “toccare il cuore dei parlamentari che vogliono approvare la legge” e assicura la presenza di “una delegazione di attiviste” durante la seduta alla Camera in cui verrà discussa l’approvazione della legge. Tutti i circoli del movimento hanno anche “organizzato messe e preghiere” in ogni parrocchia delle Filippine per “promuovere il rispetto e il la dignità della vita umana”.
Ieri pomeriggio a Roxas, nel sud delle Paese, si è tenuta una manifestazione alla quale hanno partecipato più di 4mila persone, la maggior parte delle quali studenti. La marcia “per la vita” è stata organizzata dalla Chiesa cattolica locale; i dimostranti hanno ribadito la loro netta opposizione a una legge che promuove l’uso di “metodi di contraccezione artificiali”. Per l’occasione è stata lanciata una campagna di raccolta firme contro la legge, sottoscritta da centinaia di persone.
Tutti i vescovi filippini lottano compatti contro il provvedimento al vaglio della Camera, attraverso lettere pastorali distribuite in ogni parrocchia in occasione delle messe domenicali. Mons. Romolo de La Cruz, vescovo di Kidapawan, invita l’onorevole Bernardo F. Piñol Jr. – eletto nel 2° distretto locale – a “votare contro la legge”: “Spero tu possa essere così coraggioso – è l’invito del vescovo al parlamentare – da votare secondo coscienza, dando valore alla legge di Dio e non a meri interessi politici”. Il prelato si dice anche “dispiaciuto” per la mancata presenza dell’onorevole Bernardo F. Piñol Jr nella lista degli 62 parlamentari che hanno espresso la loro posizione contraria alla legge, ma è sollevato dal fatto che egli non figura nemmeno “fra i 26 che hanno garantito il loro appoggio alla Rh”.