Filippine, fede e famiglia per superare crisi economica e disoccupazione
Manila (AsiaNews) – In tempo di crisi economica globale i cristiani nelle Filippine trovano conforto nella fede e nei legami familiari, le sole vie per superare il momento di difficoltà. Le chiese del Paese sono affollate e le intenzioni riflettono il cambiamento dei tempi: si prega per un posto di lavoro, per un colloquio che vada a buon fine, per superare con successo gli esami universitari e avere maggiori possibilità di trovare un impiego.
“Un filippino è come una pianta di bambù, che riesce a superare la tempesta senza spezzarsi” racconta ad AsiaNews Emmanuel Briolo, un lavoratore filippino d’oltremare (Ofw). Egli è laureato in ingegneria chimica e, nel gennaio scorso, ha perso il lavoro in Arabia Saudita a causa della crisi finanziaria. Rientrato in patria, Briolo è alla ricerca di un impiego che gli permetta di mantenere i suoi tre figli piccoli; al momento è ancora disoccupato.
Nelle Filippine molte multinazionali hanno ridotto gli organici, decine di migliaia di persone hanno perso il lavoro per il crollo delle esportazioni nel settore dell’elettronica e dell’abbigliamento. Secondo le ultime stime del Dipartimento filippino del lavoro, nei primi sei mesi del 2009 fino a 300mila persone potrebbero rimanere senza un impiego. Analogo discorso vale per gli emigranti, molti dei quali hanno dovuto rientrare in patria
“Lo spirito dei filippini resta saldo – racconta Emmanuel Briolo – temprato da secoli di colonialismo e regimi dittatoriali. Esso trova nella devozione alla Madonna e al ‘Nazareno Nero’ un mezzo per alleviare le sofferenze”. Migliaia di persone partecipano alle novene del mercoledì e alle messe della domenica; essi cercano conforto nella preghiera. “I filippini sanno che la loro vita è guidata dalla Provvidenza – racconta Angelica Cuz, leader di un movimento giovanile – che avvertono come una presenza tangibile. Un altro fattore essenziale sono i legami familiari, un elemento di forza in un periodo di crisi”.