Filippine, cristiani e musulmani per le vittime dello tsunami
Manila (AsiaNews) Venerdì prossimo, cristiani e musulmani delle Filippine si uniranno in preghiera per le vittime dello tsunami, che il 26 dicembre ha ucciso oltre 150 mila persone nel sudest asiatico. L'iniziativa segue la dichiarazione del governo filippino di stabilire per il 7 gennaio una "giornata di preghiera e lutto nazionale".
Il presidente Gloria Macapagal-Arroyo ha spiegato che "venerdì è un giorno adatto alla preghiera per i musulmani, ma anche per i cristiani essendo il primo venerdì del mese".
Stessa iniziativa arriva anche dalla Chiesa cattolica. L'arcivescovo di Davao, mons. Fernando Capalla, ha annunciato che il Consiglio episcopale permanente delle Filippine, ha fissato per il 9 gennaio (festa del Battesimo di Gesù), "una giornata di preghiera per le vittime dello tsunami in Asia".
Intanto le diocesi del paese si sono mobilitate per raccogliere aiuti da inviare nelle zone colpite. Le donazioni saranno poi smistate dal Segretariato nazionale di Giustizia e Pace alle varie diocesi locali colpite dal disastro. Ricordando gli ultimi tifoni che a dicembre nelle Filippine hanno ucciso oltre 1.500 persone, mons. Capalla, anche presidente della Conferenza episcopale nazionale, ha detto che nonostante le difficoltà subite, "i filippini hanno ancora qualcosa da condividere".
Il 6 gennaio, il presidente Arroyo sarà a Jakarta, Indonesia, per il summit dell'Asean sulla coordinazione degli aiuti alle zone colpite dal maremoto.
28/12/2004