Filippine, con la “messa del gallo” si aprono le celebrazioni del Natale
Manila (AsiaNews) – Con la “messa del gallo” – Simbang Gabi – sono iniziate le celebrazioni per la novena di Natale nelle Filippine. La messa prima del sorgere del sole è una consuetudine radicata nel Paese, grazie alla quale i fedeli si preparano a festeggiare la nascita di Cristo. Il rintocco delle campane, la luce delle lanterne a illuminare il cammino, i canti natalizi sono tutti elementi che caratterizzano il Simbang Gabi. Una tradizione nata in onore della Vergine Maria, durante la quale i filippini pregano per le loro famiglie, per la pace nel Paese e in tutto il mondo.
Le messe prima dell’alba sono iniziate ieri, 16 dicembre, e culmineranno nel rito di mezzanotte del 24 dicembre, quando si celebra il Natale. La tradizione affonda le radici nella storia delle Filippine: essa è stata importata dai colonizzatori spagnoli, le cui prime testimonianze risalgono al XVII secolo. Prima della legge marziale, decisa dal dittatore Ferdinando Marcos nel settembre del 1972, il Simbang Gabi veniva celebrato rigorosamente alle 4 del mattino. Il coprifuoco, conseguenza della legge marziale, ha spinto i vertici della Chiesa locale a modificare gli orari delle messe, il cui inizio è slittato alle 5 del mattino o anche più tardi. Una decisione che molti filippini ancora oggi non approvano: “Il coprifuoco ha rovinato l’intera tradizione”, sottolinea p. Gennaro Diwa, direttore del ministero per gli affari liturgici dell’arcidiocesi di Manila.
Per i fedeli che partecipano alla “messa del gallo” emerge però un altro problema legato alla sicurezza: vi è infatti il rischio di attacchi o violenze da bande di strada o singoli malviventi che approfittano dell’oscurità per compiere rapine o sequestri. Per questo la polizia ha aumentato i controlli nelle principali vie di accesso ai luoghi di culto e invita i cittadini a spostarsi in comitive o gruppi, scegliendo strade ben illuminate. Le forze dell’ordine hanno infine aumentato i sequestri di fuochi d’artificio illegali.