Faridpur, famiglia indù uccisa da virus contratto dai pipistrelli
di William Gomes
Madre, figlia e nipote sono morte di encefalite causata dal virus Nipah (NiV), contratto dopo aver bevuto succo di dattero contaminato dai chirotteri. È il primo caso dall’inizio dell’anno, ma i medici temono la diffusione di un’epidemia.
Dhaka (AsiaNews) – Tre membri di una famiglia indù dell’upazila di Bhanga, nel distretto di Faridpur, Bangladesh centrale, sono morti di encefalite in una settimana . A causare la malattia sarebbe stato il virus Nipah (NiV), contratto dopo aver bevuto succo di dattero contaminato da saliva di pipistrello.
Le vittime sono Karuna Biswas, la figlia Dipti di 11 anni e il nipote Sanu di 10, appartenenti alla minoranza indù. Il marito Gourango Biswas afferma che la donna soffriva di febbre e mal di testa ed è morta il 13 gennaio. Il giorno stesso la figlia ha cominciato ad accusare i sintomi. Trasferita in ospedale, la bimba è spirata il 16 gennaio. Sanu Biswas, il nipote, è invece morto il giorno successivo della stessa malattia.
Bashirul Islam, medico dell’ospedale distrettuale di Faridpur, cita il rapporto dell’Institute of Epidemiology, Disease Control and Research and National Influenza Centre (Iedcr), secondo cui la causa dei decessi è legata al virus Nipah, proveniente dai pipistrelli. Dalle analisi del sangue emerge infatti che le vittime avrebbero contratto il virus ingerendo succo di dattero non trattato, contaminato dalla saliva dei mammiferi.
Il professor Mahmudur Rahman, direttore di Iedcr, sottolinea che è il primo caso di decesso nel 2010 causato dal virus Nipah (NiV). Egli teme che la malattia possa diffondersi fra la popolazione, come avvenuto lo scorso anno a Rajbari e Manikganj. Nel 2004 lo scoppio di una epidemia ha ucciso 17 persone nel villaggio di Laxmipur, nella upazila di Sadar.
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