Famiglia, sfida pastorale per la chiesa in Asia
Da domani a Seoul l'8° Assemblea dei vescovi asiatici su "La famiglia asiatica verso una cultura della vita"
Seoul (AsiaNews/Ucan) Inizia domani a Daejeon (120 km a sud di Seoul) l'8° Assemblea plenaria della Federazione delle Conferenze episcopali asiatiche (FABC). L'incontro si concluderà il 23 agosto. Durante il meeting, dal titolo "La famiglia asiatica verso una cultura della vita", i vescovi affronteranno la situazione della famiglia in Asia e le sfide pastorali per la Chiesa.
Il documento preparatorio per l'assemblea elenca alcuni problemi che affliggono molte famiglie asiatiche: la povertà, le migrazioni, lo sfruttamento delle donne e dei bambini, i problemi della globalizzazione e del secolarismo, quelli delle culture tradizionali. In Asia i Paesi economicamente più avanzati assistono infatti alla crescita di una cultura contro la famiglia, segnata dalla mancanza di rispetto per la vita, le degradazioni sessuali e l'alto numero di divorzi. La Chiesa vuole rispondere a queste sfide con la visione cristiana della famiglia, vista come vocazione all'amore, comunione e solidarietà. In questo si trova a dialogare con le religioni e le culture tradizionali, freno al secolarismo, ma spesso oppressive nei confronti della dignità della donna.
All'assemblea della FABC sono iscritti 189 partecipanti fra delegati, invitati e invitati speciali. I vescovi sono 92, di cui 6 cardinali: 2 indiani, il card. Telesphore Toppo, arcivescovo di Ranchi e presidente della Conferenza episcopale indiana, e il card. Varkey Vithayathil, arcivescovo di Ernakulam-Angamaly. Gli altri cardinali sono il card. Julius Rijadi Darmaatmadja, arcivescovo di Jakarta e presidente della Conferenza episcopale indonesiana; il card. Jean-Baptiste Pham Minh Man, arcivescovo di Ho Chi Minh City (Vietnam); il card. Paul Shan Kuo-hsi, vescovo di Kaohsiung (Taiwan). Al meeting prendono parte anche 28 sacerdoti, 3 religiosi, 8 religiose, 29 laici e 27 laiche.
Saranno presenti anche 2 rappresentati vaticani, il card. Fumio Hamao, presidente del Pontificio Consiglio per i migranti, e mons. Robert Sarah, segretario della Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli.