Ex esponente dell’intelligence arrestato per l’omicidio dell'attivista Munir
di Mathias Hariyadi
L’ex maggiore generale Muchdi Purwopranjono è sospettato di essere coinvolto nell’assassinio del noto attivista per i diritti umani, avvelenato su un volo della Garuda nel 2004. Per la vedova Munir si tratta di un primo passo per “svelare finalmente il vasto complotto” che ha come mente i servizi segreti.
Jakarta (AsiaNews) – Un ex alto esponente dell’intelligence indonesiana (Bin) è stato arrestato ieri sera, sospettato di essere coinvolto nell’assassinio, nel 2004, del noto attivista Munir Thalib. Secondo gruppi per i diritti umani, l’arresto dell’ex vice capo del Bin, Muchdi Purwopranjono, è la prima ammissione ufficiale da parte delle autorità che dietro l’uccisione di Munir vi siano i potenti servizi segreti. Analisti fanno notare che per essere arrivata all’arresto di un ex alto funzionario dell’intelligence ed ex militare, la polizia deve essere convinta di avere in mano prove sufficienti per aprire un processo penale.
Il caso Munir è visto da molti come una prova di quanto l’Indonesia sia cambiata dai tempi del presidente Suharto, dimessosi nel 1998 dopo massicce proteste popolari. Sotto il suo regime polizia ed esercito agivano al di sopra della legge commettendo ogni genere di violenza nell’impunità.
Munir, 38 anni, era un personaggio scomodo in Indonesia: aveva denunciato il coinvolgimento dei militari nella repressione a Timor est, ed era stato nominato nel 1999 membro di una commissione d'inchiesta dell'Onu sulle violazioni dei diritti umani nell'ex colonia portoghese occupata da Jakarta. È morto dopo aver bevuto del succo d’arancia avvelenato durate un volo Jakarta - Singapore con la compagnia di Stato Garuda. Al momento l’unico condannato è l’ex pilota della Garuda, Pollycarpus Priyanto, che sconta 20 anni di detenzione come esecutore materiale dell’assassinio.
Suciwati, la vedova Munir, accoglie con favore la notizia dei nuovi sviluppi del caso: “Si tratta del primo passo per svelare il complotto più vasto che si cela dietro la morte di mio marito”. “È la prima volta nella storia moderna – continua la donna – che un ex comandante delle forze speciali viene formalmente sospettato dagli inquirenti di essere coinvolto in un assassinio”.
Attivisti per i diritti umani, convinti da sempre che i mandanti dell’omicidio Munir siano i servizi segreti, prevedono che il prossimo obiettivo delle indagini sarà AM Hendroprijono, noto ufficiale militare ed anche lui in passato membro delle forze speciali.
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