25/01/2007, 00.00
INDONESIA
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Estremisti islamici contro i raid antiterrorismo nelle Sulawesi

Attese mille persone a Jakarta per protestare contro le operazioni della polizia che hanno portato all’uccisione di 15 presunti militanti islamici. L’International Crisis Group avverte: Poso potrebbe diventare la nuova base terroristica della Jemaah Islamiah.
Jakarta (AsiaNews/Agenzie) – Estremisti musulmani in Indonesia hanno in programma una manifestazione nella capitale per protestare contro l’uccisione di 15 presunti militanti islamici, morti in scontri con la polizia nelle Sulawesi. Proprio questa provincia, in passato teatro di un violento conflitto tra cristiani e musulmani, potrebbe diventare – come avvertono gli esperti – la nuova base della Jemaah Islamiah (JI), rete del terrore operativa nel sud-est asiatico e legata ad al Qaeda.
 
Shodiq Ramadhan, dell’Islamic Forum – un’organizzazione che raccoglie vari gruppi di musulmani radicali – ha detto che si attendono almeno mille persone a manifestare davanti alla sede della Commissione nazionale per i Diritti umani a Jakarta. L’obiettivo - continua - è protestare contro la “brutalità della polizia verso i musulmani”.
 
Personalità politiche e gruppi estremisti islamici hanno mosso dure critiche agli agenti dopo i raid anti-terrorismo che lo scorso 22 gennaio a Poso – Sulawesi centrale – hanno ucciso 15 presunti militanti islamici. L’operazione, invece, ha ricevuto il sostegno e il plauso del vicepresidente e dei media nazionali. La polizia sostiene di aver aperto il fuoco dopo essere stata attaccata alle porte della città. Gli stessi raid hanno portato al sequestro di un gran numero di armi di vario genere.
 
La situazione si fa sempre più tesa nella provincia. Un nuovo rapporto dell’International Crisis Group (ICG) avverte che a Poso si stanno raccogliendo numerosi fedeli della JI da tutta l’Indonesia, alcuni di loro hanno ricevuto addestramento in Afghanistan e nelle Filippine. Secondo il direttore del ICG per il sud-est asiatico, Sidney Jones, la JI ritiene che “a Poso ci siano le basi per stabilire una comunità islamica, che viva secondo la sharia e dove si possa usare la religione per mobilitare la massa”.
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