Estradato Umar Patek, mente della strage di Bali e di attacchi bomba alle chiese
di Mathias Hariyadi
Islamabad ha consegnato l’estremista islamico, autore degli attacchi alle chiese alla vigilia di Natale del 2000. Il trasferimento atteso da mesi; ora è rinchiuso nel quartier generale delle forze speciali a Depok, nel West Java. Per la polizia “coopera”, ma va verificata l’attendibilità delle sue parole.
Jakarta (AsiaNews) – Il Pakistan ha estradato il terrorista Umar Patek, che adesso si trova sotto la custodia di un reparto speciale della polizia. La notizia è confermata dai vertici delle forze dell’ordine e ha sorpreso opinione pubblica e mezzi di informazione, che attendevano solo per i prossimi giorni la consegna alle autorità indonesiane. Egli è una delle menti della strage di Bali del 2002 ed è autore di attacchi bomba a chiese cristiane. Al momento è rinchiuso nel quartier generale delle Forze speciali a Depok, nella reggenza di Bogor, provincia di West Java.
Incontrando i giornalisti oggi a Jakarta, il capo dell’Antiterrorismo indonesiana Ansyaad Mbai ha dichiarato: “[Umar Patek] ha confermato di essere implicato in una serie di atti terroristici, tra i quali le bombe a Bali nel 2002 e, in precedenza, la serie di attentati alle chiese la vigilia di Natale del 2000”. L’ispettore di polizia ha inoltre aggiunto che il terrorista “mostra un atteggiamento di cooperazione negli interrogatori” anche se va verificata l’attendibilità delle sue parole.
Il terrorista indonesiano è giunto in mattinata a Jakarta ed è stato subito trasferito, fra imponenti misure di sicurezza, nel quartier generale di Depok. Il capo della polizia indonesiana, generale Timur Pradopo, conferma che “presto” verrà aperto un procedimento nei suoi confronti e comparirà davanti ai giudici in tribunale, per essere processato. Egli è stato catturato il 25 gennaio scorso ad Abbottabad, insieme alla moglie, dall’intelligence pakistana; si tratta della stessa cittadina in cui le forze speciali Usa hanno compiuto il raid che ha portato alla morte di Osama Bin Laden. A inizio luglio è arrivato il nulla osta da Islamabad per l’estradizione.
Umar Patek è un indonesiano di radici arabe, originario del distretto di Pekalongan, nello Java centrale dove è nato nel 1970. Egli è considerato il pianificatore della strage di Bali del 12 ottobre 2002; una doppia esplosione in due night-club dell’isola ha causato 202 vittime, tutti turisti stranieri provenienti in maggioranza dall’Australia. Nell’attentato sono rimaste ferite centinaia di persone, alcune delle quali hanno subito parziali amputazioni nella deflagrazione degli ordigni.
Comandante sul campo del primo attentato a Bali e responsabile di diversi attacchi alle chiese, egli è anche considerato fra i membri di primo piano della Jemaah Islamiyah e avrebbe intrecciato solidi legami con al Qaeda. Il terrorista indonesiano, esperto in bombe e congegni esplosivi, avrebbe anche addestrato due esponenti di punta del fondamentalismo islamico malaysiano: Azahari e Noordin Moh. Top, ucciso in Indonesia durante un raid della polizia.
Patek ha assunto diversi soprannomi, fra cui Umar Kecil, Pak Taek, Abu Syekh, Zacky e avrebbe operato a lungo nel sud delle Filippine, insieme ai guerriglieri del Moro Islamic Liberation Front (Milf) e ai terroristi di Abu Sayyaf.
Incontrando i giornalisti oggi a Jakarta, il capo dell’Antiterrorismo indonesiana Ansyaad Mbai ha dichiarato: “[Umar Patek] ha confermato di essere implicato in una serie di atti terroristici, tra i quali le bombe a Bali nel 2002 e, in precedenza, la serie di attentati alle chiese la vigilia di Natale del 2000”. L’ispettore di polizia ha inoltre aggiunto che il terrorista “mostra un atteggiamento di cooperazione negli interrogatori” anche se va verificata l’attendibilità delle sue parole.
Il terrorista indonesiano è giunto in mattinata a Jakarta ed è stato subito trasferito, fra imponenti misure di sicurezza, nel quartier generale di Depok. Il capo della polizia indonesiana, generale Timur Pradopo, conferma che “presto” verrà aperto un procedimento nei suoi confronti e comparirà davanti ai giudici in tribunale, per essere processato. Egli è stato catturato il 25 gennaio scorso ad Abbottabad, insieme alla moglie, dall’intelligence pakistana; si tratta della stessa cittadina in cui le forze speciali Usa hanno compiuto il raid che ha portato alla morte di Osama Bin Laden. A inizio luglio è arrivato il nulla osta da Islamabad per l’estradizione.
Umar Patek è un indonesiano di radici arabe, originario del distretto di Pekalongan, nello Java centrale dove è nato nel 1970. Egli è considerato il pianificatore della strage di Bali del 12 ottobre 2002; una doppia esplosione in due night-club dell’isola ha causato 202 vittime, tutti turisti stranieri provenienti in maggioranza dall’Australia. Nell’attentato sono rimaste ferite centinaia di persone, alcune delle quali hanno subito parziali amputazioni nella deflagrazione degli ordigni.
Comandante sul campo del primo attentato a Bali e responsabile di diversi attacchi alle chiese, egli è anche considerato fra i membri di primo piano della Jemaah Islamiyah e avrebbe intrecciato solidi legami con al Qaeda. Il terrorista indonesiano, esperto in bombe e congegni esplosivi, avrebbe anche addestrato due esponenti di punta del fondamentalismo islamico malaysiano: Azahari e Noordin Moh. Top, ucciso in Indonesia durante un raid della polizia.
Patek ha assunto diversi soprannomi, fra cui Umar Kecil, Pak Taek, Abu Syekh, Zacky e avrebbe operato a lungo nel sud delle Filippine, insieme ai guerriglieri del Moro Islamic Liberation Front (Milf) e ai terroristi di Abu Sayyaf.
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