02/11/2004, 00.00
ARABIA SAUDITA
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Espulso dall'Arabia Saudita il cristiano O'Connor

Riyadh (AsiaNews/MEC) – Ieri il cristiano indiano Brian Savio O'Connor è stato espulso senza condizioni da Riyadh, dopo 7 mesi e 7 giorni di detenzione. Lo riferisce Middle East Concern (MEC), un'organizzazione a favore dei cristiani in Medio oriente, che da mesi sta seguendo il caso del cristiano protestante. Nel tardo pomeriggio di ieri O'Connor è stato portato all'aeroporto di Ryadh, dove ha potuto abbracciare alcuni amici, arrivati con la speranza di poterlo salutare. Attraverso un'entrata secondaria ha raggiunto il gate delle partenze e qui si è unito agli altri passeggeri. All'arrivo a Mumbai è stato accolto da diversi amici indiani.

Originario del Karnataka - sudest dell'India - O'Connor è stato arrestato il 25 marzo e formalmente accusato di 4 reati il 15 settembre. Il 20 ottobre è stato giudicato colpevole di "vendita di liquori"  con la pena di 300 frustate e 10 mesi di prigione. Sorprendentemente le altre accuse - droga ed evangelizzazione, alle quali il 15 settembre si era aggiunto il possesso di video porno – non sono state riformulate dalla corte e O'Connor non è stato accusato come nelle udienze precedenti. Il cristiano indiano era detenuto nel carcere di Al Hair a Riyadh, dopo essere stato rapito all'esterno della propria abitazione a Riyadh dalla Muttawa (la polizia religiosa saudita) e torturato per 24 ore in una moschea. La polizia gli aveva ordinato di firmare una dichiarazione in cui ammetteva di vendere liquori. Dopo essersi ripetutamente rifiutato di firmare, la Muttawa ha anche cercato di convertirlo all'islam. La sua casa è stata perquisita e Bibbie, cd e video cristiani sono stati confiscati. Il giorno successivo all'arresto, il 26 marzo, è stato portato alla stazione di polizia di Olaya e in seguito trasferito alla Al Hair dove è rimasto fino a ieri. Un ufficiale della prigione ha evidenziato irregolarità nei documenti che stabiliscono la detenzione. O'Connor ha sempre negato le accuse a suo carico. Anche il suo capo alla Saudia Airways ha dichiarato false le accuse mosse contro il suo dipendente. O'Connor ha ammesso di aver organizzato incontri di studio e preghiera sulla Bibbia dopo aver letto, il 9 aprile del 2003, su un giornale saudita le dichiarazioni di funzionari statali secondo i quali la pratica della religione cristiana in abitazioni private è consentita dallo stato.

O'Connor, single, è di confessione protestante e lavorava nel settore bagagli della compagnia di bandiera saudita Saudi Arabian Airlines.

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