Espulso ad Amman un gruppo cristiano, accusato di proselitismo tra i musulmani
Si tratta di otto missionari stranieri, che avrebbero distribuito volantini dal contenuto religioso tra i beduini a cui stavano portando aiuti umanitari. Nel Regno vietati per legge proselitismo e conversioni dall’islam. Il Consiglio delle Chiese in Giordania avverte: presenti “40 sette”.
Amman (AsiaNews/Agenzie) – La Giordania ha espulso un gruppo di cristiani accusati di condurre attività di proselitismo mascherate dietro interventi di aiuto umanitario. Il ministro degli Esteri ha spiegato ieri che “alcuni stranieri arrivano nel Regno con il pretesto di svolgere opere caritatevoli, ma infrangono la legge e svolgono attività missionaria”.
Secondo il quotidiano saudita Al-Watan,, il gruppo di otto missionari stava distribuendo materiale cristiano tra i beduini del nord e dell’est della capitale Amman. La loro presenza è stata segnalata da alcuni abitanti del posto che hanno visto il gruppo offrire aiuti umanitari alle famiglie e distribuire volantini che “promuovevano il cristianesimo”.
L’islam è religione di Stato in Giordania. Il governo vieta le conversioni dall’islam come pure il proselitismo tra i musulmani. La settimana scorsa il Consiglio delle Chiese in Giordania, che rappresenta la comunità cristiana nel Paese, ha avvertito della presenza di circa “40 sette”. Ha poi condannato l’azione di questi movimenti, da cui prende le distanze, che "creano discordia all’interno della stessa cristianità e con i musulmani”.
Su una popolazione di 6 milioni di abitanti il 92% è musulmano, mentre i cristiani rappresentano circa il 6%.
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