"Esilio" dorato a Macao per il figlio del Caro Leader

Kimm Jong-nam, ex erede designato del dittatore nordcoreano, è apparso nell’ex protettorato portoghese, che avrebbe scelto come nuova patria. Imbarazzo di Pechino e nessuna conferma da Pyongyang.

Macao (AsiaNews/Agenzie) – Il figlio maggiore del “Caro Leader” nordcoreano, Kim Jong-nam, è apparso ieri a Macao, alloggiato in un lussuoso albergo. Il giovane, che sembra essere stato esiliato dal padre Kim Jong-il, gira per il mondo da sei anni: l’ultima meta, dice un anonimo funzionario cinese, potrebbe divenire la sua residenza permanente.

Macao ha accolto con favore il nuovo arrivato, anche se l’anonimo dirigente spiega che “la particolare natura giuridica del posto e quello che sembra essere un vero e proprio esilio politico creano non pochi problemi al governo centrale, che deve ancora decidere cosa fare per non entrare in collisione con Pyongyang”.

Kim Jong-nam è balzato agli onori della cronaca per la prima volta nel maggio 2001, quando ha cercato – insieme alla moglie ed al figlio – di entrare in Giappone con dei documenti falsi. Arrestato all’aeroporto, Kim afferma ripetutamente agli ufficiali di essere entrato nel Paese per “andare a visitare Disneyland Tokyo”. La sua fuga dalla Corea del Nord non è mai stata spiegata, nè confermata, dal regime.

Secondo alcuni rifugiati politici, il figlio maggiore del dittatore sarebbe entrato in collisione con la leadership quando, ad un incontro privato del 2000, avrebbe sponsorizzato l’adozione di una politica economica ed estera più aperta, sul modello di quella cinese.

Altre fonti parlano invece di una lotta di potere interna: Kim sarebbe caduto in una trappola tesa dalla matrigna, Ko Young-nee, che avrebbe cercato di screditarlo presso il padre per assicurare ai propri figli, Jong-chul e Jung-woon, la successione al potere dopo la morte del “Caro Leader”.