Erdogan procede a un rimpasto di governo
Istanbul (AsiaNews) – Il Primo ministro turco Erdogan ha proceduto ad un rimpasto della sua compagine governativa proprio ieri 1° maggio, divenuto dopo 30 anni di divieto ancora una festa, pur se con qualche scaramuccia. Il rimpasto era già stato annunciato dopo il risultato delle ultime elezioni amministrative che ha visto l’Akp di Erdogan scendere al 39%. Il rimpasto mira anche a dare una svolta nell’affronto della la crisi economica che inizia a colpire anche questo Paese .
Fra i cambiamenti - l’ allontanamento di 8 ministri e la nomina di 9 nuovi ministri - spicca l’allontanamento del ministro dell’ economia Mehmet Simcek, accusato dagli ambienti produttivi e finanziari della Turchia di incapacità nel gestire la crisi economica e finanziaria. Al suo posto è stato nominato il già ministro degli esteri Ali Babacan, il quale è stato ministro dell’ economia nella precedente legislatura.
Erdogan ha commentato la sostituzione di Simcek – andato al ministero delle finanze – dicendo: “Ho deciso di procedere al cambio dell’attuale capo di gabinetto degli affari economici, perché vogliamo che il ministro che gestisce tali affari sia più deciso e sappia dirigere gli affari economici con una sola mano. Con il ritorno di Ali Babacan al capo degli affari economici il governo spera, per altro, di ottenere finalmente il tanto sospirato prestito di 45 miliardi di dollari dal Fondo monetario internazionale.
Molto importanti ed significative sono anche le nomine al Ministero degli esteri prof. Ahmet Davutoglu, già consigliere di Erdogan per la politica estera, e il ritorno di Bulent Arinc nella compagine governativa.
La nomina di Davutoglu, una nomina extraparlamentare, è cosa assai rara in Turchia. Si tratta di un personaggio molto influente, per il quale il ruolo della Turchia sarebbe di potenza regionale. Davutoglu ha ottimi agganci con il mondo politico economico medio-orientale e sembra nutrire alcune riluttanze nei confronti dell’Unione Europea . Si dice che egli sia il fautore del ruolo della Turchia ricalcato sul modello neo-ottomano.
Arinc è una figura di spicco del partito Akp, ed è noto per le sue posizioni a favore del turbante. Egli assumerà l’incarico di capo del Consiglio di sicurezza, in un momento decisivo dell’affare Ergenekon, un gruppo terrorista accusato di “finalità terroristiche e incitazione alla rivolta armata contro lo stato”.
Gli altri cambiamenti riguardano giustizia, finanza, energia, istruzione, industria.
La nuova compagine governativa è costituita da 27 membri, uno in più della precedente, compreso il primo ministro Erdogan.
06/02/2018 14:51
28/06/2019 08:44