01/03/2012, 00.00
COREA – ASIA
Invia ad un amico

Entusiasmo e scetticismo per la rinuncia coreana al nucleare

di Joseph Yun Li-sun
L’annuncio confermato ieri da Washington e Pyongyang potrebbe riaprire la strada ai negoziati a sei sul disarmo nucleare. Ma una fonte di AsiaNews sottolinea l’importanza “di avere segnali certi, prima di riprendere una politica del disgelo con la Corea del Nord”.

Seoul (AsiaNews) - Il mondo si divide tra "apprezzamenti" e sospetti per l'annuncio nordcoreano del blocco delle sue attività nucleari. Intanto "la Corea del Sud deve aspettare e valutare tutto con molta calma. Storicamente, ogni impennata militaristica di Pyongyang ha colpito noi: non possiamo permetterci passi falsi". È quanto dice ad AsiaNews una fonte del governo di Seoul, anonima per motivi di sicurezza.

Il regime della Corea del Nord ha annunciato ieri di voler attuare la moratoria ai test nucleari, al lancio di missili a lungo raggio e alle attività d'arricchimento dell'uranio in cambio di aiuti alimentari dagli Usa: l'accordo, annunciato da Washington e Pyongyang, ha risollevato le speranze per la ripresa del Negoziato a sei sul disarmo nucleare - cui partecipano le due Coree, Usa, Cina, Giappone e Russia - in stallo da dicembre del 2008.

Il ministero degli esteri cinese ha espresso oggi in un comunicato la sua soddisfazione per la decisione della Corea. La Cina, afferma un comunicato diffuso dal sito web del ministero, "si congratula per il miglioramento delle relazioni tra la Corea del Nord e gli Stati Uniti e per il loro contributo al mantenimento della pace nella penisola coreana".

Anche la Russia ha accolto in maniera favorevole la decisione di Pyongyang. Un comunicato del ministero degli Esteri di Mosca recita: "Accogliamo con favore la decisione della Corea del Nord di imporre una moratoria sui test di armi nucleari, sul lancio di missili balistici a lungo raggio, e l'arricchimento dell'uranio". Nei quattro anno di stallo ai negoziati Russia e Cina hanno fatto pressioni sulla Corea del Nord per tornare al tavolo, mentre Stati Uniti, Giappone e Corea del Sud hanno sottolineato che Pyongyang deve prima dimostrare di fare sul serio nel voler abbandonare il suo programma nucleare.

"L'entusiasmo di questi Paesi - sottolinea la fonte di AsiaNews - è senza dubbio sincero. Ma loro sanno bene, come sappiamo noi, che hanno a che fare con un governo instabile e una società di tipo militare. Non siamo pronti a riprendere l'invio di aiuti umanitari e tanto meno a ripartire con una politica del disgelo: dobbiamo avere prove certe della volontà nordcoreana".

Allo scetticismo coreano si aggiunge anche quello giapponese. Tokyo infatti valuta "prematura" l'ipotesi di riavvio del negoziato. "Se mi si chiede se siamo nella situazione in cui convocare subito i colloqui, direi di no" ha detto il ministro degli Esteri Koichiro Gemba, malgrado un contesto in fase di "miglioramento graduale". "È estremamente importante - ha concluso - che Pyongyang adotti prima misure concrete verificabili".

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Nucleare nord-coreano, Tokyo e Seoul: aiuti a Pyongyang solo se disarma
09/10/2009
Kim Jong-il, più ricattatore professionista che minaccia per il mondo
21/11/2006
Seoul invia cibo a Pyongyang, fra le proteste dei suoi abitanti
28/02/2005
Pyongyang chiede l’esclusione del Giappone dai colloqui sul nucleare
22/10/2008
Accordo fra Seoul e Pyongyang sul programma di riunificazione familiare
28/08/2009


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”