Entra in politica il Panchen Lama scelto da Pechino
A 13 anni dal sequestro del Panchen Lama riconosciuto dal Dalai Lama, il governo cinese inserisce il suo protetto nella Commissione permanente dell’Assemblea del popolo cinese.
Pechino (AsiaNews) – Il Panchen Lama non riconosciuto dai vertici del buddismo tibetano entra in politica: secondo alcune fonti all’interno del Partito comunista cinese, entro la fine del mese sarà nominato membro della Commissione permanente dell’Assemblea del popolo cinese [rango politicamente equivalente a quello di ministro ndr]: in questo caso, a 18 anni, diventerebbe il più giovane dirigente cinese mai nominato.
Nel maggio del 1995 il Dalai Lama in esilio in India aveva riconosciuto il nuovo Panchen Lama nel piccolo Gedhun Choekyi Nyima, che allora aveva 6 anni. L'Ufficio Affari Religiosi, per indebolire l'autorità del Dalai Lama, ha scelto invece nel novembre dello stesso anno Gyaincain Norbu, un altro bambino di 6 anni, adducendo ragioni rituali speciali. Dopo il riconoscimento, il piccolo Nyima è stato sequestrato dalla polizia.
Alcuni analisti vedono in questa nomina una sorta di “premio” per la fedeltà dimostrata nel tempo da Norbu al Partito; inoltre, essa è un modo per legare ancora di più il destino del buddismo tibetano alle scelte del governo, che spera di annullare l’influenza internazionale del Dalai Lama.
Secondo la Free Tibet Campaign - Ftc, organizzazione che opera per la libertà della regione tibetana - “l’arresto del vero Panchen Lama rappresenta un crimine non soltanto contro di lui, ma contro tutto il Tibet. La scelta di elevare quello falso dimostra come Pechino non intenda smettere la repressione contro il buddismo tibetano e l’intera regione”.
Vedi anche