Energie alternative, ma anche nucleare nei contratti fra Pechino e Astana
Il Kazakistan rifornirà di tavolette di uranio le compagnie nucleari cinesi. Il volume degli scambi raggiungerà i 40 miliardi di dollari entro il 2015. Timori per l’inflazione del dollaro: alcuni accordi fatti con scambio diretto fra yuan e tenge (moneta kazaka).
Astana (AsiaNews/Agenzie) – Cina e Kazakistan hanno firmato una serie di accordi di cooperazione sulle energie alternative (eolico e solare), ma soprattutto sul nucleare. Il presidente cinese Hu Jintao, nella sua visita al Paese vicino, si è preoccupato di rafforzare l’amicizia con Astana e le sue riserve energetiche.
I due Paesi hanno deciso di potenziare oleodotti e gasdotti, come pure di cooperare nel campo delle tecnologie e delle cure mediche.
Da quest’anno il Kazakistan comincerà a rifornire la Cina di tavolette di uranio; in cambio, il Guangdong Nuclear Group rafforzerà la collaborazione nel campo del’energia nucleare con il Kazakistan. La Cina ha investimenti anche nel campo petrolifero del Paese. Secondo stime ufficiali, il Kazakistan possiede il 3% delle riserve globali di greggio.
Nel timore di un’inflazione del dollaro, gli accordi prevedono uno scambio diretto fra yuan e tenge (la moneta kazaka) fino al valore di un miliardo di dollari Usa.
Hu Jintao e Nazerbayev, il presidente kazako, si sono accordati per far crescere il volume degli scambi fino a 40 miliardi di dollari entro il 2015.
Dopo il Kazakistan, il presidente cinese andrà in Russia e Ucraina. La Cina è il primo partner commerciale di Mosca. Anche qui gli accordi verteranno soprattutto sull’energia: forniture di gas, elettricità, carbone, energie rinnovabili.
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