09/12/2024, 13.29
INDIA
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Emergenza climatica: ong indiana pro infanzia contro la chiusura delle scuole

Il National Inclusive Children’s Parliament invia lettera-appello al capo della Giustizia. Le interruzioni non creano problemi solo alla didattica, ma privano gli studenti di un pasto regolare fornito dalle mense. Presidente Nicp: “Le scuole non sono solo aule: sono spazi in cui cresciamo, prosperiamo e ci sentiamo al sicuro”. 

Delhi (AsiaNews) - Il National Inclusive Children’s Parliament (Nicp), associazione che rappresenta e tutela i bambini delle comunità vulnerabili, lancia un appello al capo della Giustizia in India Sanjiv Khanna, per denunciare l’impatto negativo della chiusura delle scuole nei bambini. Il blocco alla didattica in presenza è legato all’inquinamento e alle emergenze climatiche, che stanno causando gravi problemi nel sub-continente indiano, ma che rischiano di causare un impatto altrettanto negativo sulla formazione degli alunni, in particolare di quelli delle fasce più deboli. 

Nella petizione - redatta e sottoscritta da un gruppo di bambini - si sottolinea come tali chiusure finiscano per comprometterne i diritti costituzionali, oltre a quelli garantiti dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti all’istruzione, alla nutrizione e alla sicurezza. Un problema che non riguarda solo l’istruzione, ma anche il sostentamento primario dei più piccoli: in molti, infatti, fanno affidamento ai pasti di metà giornata forniti dalle scuole come fonte primaria di nutrimento quotidiano. Pertanto la chiusura delle scuole li espone al grave rischio di fame e malnutrizione, compromettendo ulteriormente la loro crescita e il benessere. Senza un intervento, prosegue l’appello rilanciato dal Catholic Connect Reporter (Ccr), i bambini rischiano di cadere in un ciclo di povertà, sfruttamento e abbandono.

L’appello, presentato attraverso i canali dell’ong PRATYeK per conto del Nicp, descrive in dettaglio le lotte dei bambini - per il cibo e i libri - e fornisce raccomandazioni attuabili. I firmatari chiedono che i pasti di metà giornata o le razioni secche siano disponibili anche durante la chiusura delle scuole, per garantire continuità nell’alimentazione. Si auspica inoltre l’implementazione di modalità di apprendimento ibride, per mantenere l’accesso all'istruzione dando la priorità alla sicurezza durante le emergenze. Inoltre, si propone di trasformare le scuole in strutture diurne e centri di attività durante le vacanze, offrendo accesso costante a cibo, protezione e opportunità di sviluppo.

L’appello ha poi evidenziato le implicazioni più ampie della chiusura delle scuole, sottolineando come i bambini siano stati privati non solo dell’istruzione, ma anche di risorse essenziali come ambienti sicuri, opportunità di socializzazione e protezione dallo sfruttamento. Rifacendosi alla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (Uncrc), i bambini hanno sottolineato come la chiusura delle scuole violi i loro diritti all’istruzione, gioco, salute e alla protezione. Hanno fatto notare che molti dei loro coetanei sono rimasti senza sorveglianza, vulnerabili al lavoro minorile e impossibilitati ad accedere all’istruzione digitale per mancanza di risorse.

Il documento non contiene solo critiche, ma esprime anche gratitudine per gli sforzi della Corte suprema nell’affrontare le emergenze legate alla qualità dell’aria, pur a fronte della necessità di soluzioni più complete e incentrate sui bambini. “Le scuole non sono solo aule: sono spazi in cui cresciamo, prosperiamo e ci sentiamo al sicuro” ha detto Nikky, presidente Nicp. E ha sottolineato l’importanza di garantire che nessun bambino venga lasciato indietro, anche in tempi di crisi.

La missiva si conclude con un appello a riforme sistemiche per proteggere i diritti dei bambini durante le emergenze. Amplificando le loro voci, il Nicp spera di incoraggiare la responsabilità a livello giudiziario e politico per garantire un futuro in cui ogni bambino in India abbia accesso ininterrotto a istruzione, alimentazione e sicurezza, anche di fronte alle sfide poste dalle crisi climatiche e dall'inquinamento.

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