04/01/2005, 00.00
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Elezioni: Abu Mazen strizza l'occhio ai fondamentalisti

 

Ramallah (AsiaNews/Agenzie) – Il leader dell'Autorità palestinese Mahmoud Abbas, noto come Abu Mazen, ha lanciato pesanti accuse contro Israele in occasione di un comizio elettorale a Khan Younès, nel sud della striscia di Gaza. Poco prima 11 palestinesi, di cui 9 militanti, erano morti in un attacco israeliano a Beit Lahya, nel nord dei Territori. Questo fatto avviene a 5 giorni dalle elezioni presidenziali in Palestina, nelle quali sarà scelto il successore del defunto leader Arafat.

Abu Mazen ha accusato Israele definendolo "il nemico sionista": "Preghiamo per le anime dei nostri martiri caduti oggi sotto il fuoco del nemico sionista" ha detto davanti a una folla di palestinesi, molti dei quali armati. Si tratta di un'uscita alquanto insolita per Abu Mazen, ritenuto un moderato, contrario al terrorismo e considerato favorevolmente dagli Usa e dal governo Sharon. Durante il comizio Abu Mazen ha anche sventolato una bandiera delle Brigate dei Martiri di Al Aqsa, il braccio terroristico di Al Fatah.

Secondo testimoni dell'attacco a Beit Lahya, l'esercito israeliano ha scagliato alcuni corpi di mortaio contro una cascina dalla quale militanti palestinesi stavano per lanciare razzi contro postazioni israeliane. Tra le vittime vi è anche un ragazzo di 11 anni

Nel corso del suo discorso Abu Mazen ha detto di voler "restare fedele ai principi di Arafat", ovvero "di cacciare l'occupante dalla nostra terra. Egli può distruggere uccidere, ma non brucerà la nostra volontà".

A seguito degli ultimi episodi di violenza il ministro palestinese per i Negoziati Saëb Erakat ha denunciato "un'escalation israeliana che può compromettere le prossime elezioni" in Palestina. Intanto l'ennesimo sondaggio dà Abu Mazen in grande vantaggio per il voto di domenica prossima: secondo una ricerca dell'università Al Najah di Nablus il 59% delle preferenze andrebbero al capo provvisorio dell'Ap. Il candidato più vicino ad Abu Mazen risulta l'indipendente Moustafa Barghouti, che si ferma al 28,5%. Un funzionario israeliano ha dichiarato che "se sarà eletto, Abu Mazen sarà giudicato dalle sue parole e scelte, e non dalle parole, nel favorire la sicurezza e combattere il terrorismo". (LF)

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