Elezioni in Kerala: tracollo dei marxisti
Il Congress vince in un bastione della sinistra. P. Paul Thelakat, portavoce della Chiesa siro-malabarica: è un voto contro chi vuole dividere la società in classi. Bjp e marxisti rappresentano la stessa ideologia fondamentalista “estranea ad una democrazia laica”.
Mumbai (AsiaNews) - Crollano i bastioni comunisti del Kerala e del West Bengala. I due Stati governati dai partiti di sinistra registrano una forte affermazione del Congress.
Nel Kerala il Communist Marxist Party (Cmp) passa dal trionfo di cinque anni fa alla disfatta. Nel 2004, alla guida del Left Democratic Front (Lft),il partito marxista si era aggiudicato 19 dei 20 seggi disponibili, oggi può contare solo su quattro seggi. A pesare sul risultato delle urne la frammentazione interna del Lft e le contrapposizioni tra i leader del Cmp. Il tracollo dei marxisti appare ancora più significativo in relazione al fatto che nel 2006 avevano conquistato l’assemblea dello Stato battendo proprio l’alleanza locale dello United Democratic Front (Udf) capeggiata dal Congress.
Il Kerala è lo Stato in cui i cristiani, seppure minoranza, costituiscono quasi il 20% dei 31 milioni di abitanti. P. Paul Thelakat, direttore del giornale Satyadeepam e portavoce della Chiesa siro-malabarica, commenta il voto come una sconfessione della politica del Cpm.
Interpellato da AsiaNews, p. Thelakat afferma che i marxisti pagano anche la loro contrapposizione alla Chiesa verso cui “hanno una posizione provocatoria”. Il sacerdote spiega che i leader del Cpm non solo si oppongono alle tante opere educative auto-finanziate della Chiesa, “ma cercano anche di intromettersi nell’ambito religioso denigrando la nostra reputazione”.
P. Thelakat afferma che lo Stato è sottoposto a forti spinte ideologiche che vogliono dividere il popolo. Da un lato ci sono i marxisti che stanno mettendo in atto “una guerra basata sulla disgregazione della società a partire da principi economici. Separano i ricchi dai poveri e definiscono la religione come l’oppio dei popoli e un vezzo per ricchi”. Dall’altro ci sono i nazionalisti indù del Bjp “che vogliono dividere il popolo a partire dalla religione e dalla casta”.
Per p. Thelakat “entrambe queste ideologie sono estranee ad una democrazia laica. Bjp e marxisti sono espressione dello stesso fondamentalismi, sono quelli che Karl Popper chiamava i nemici della società aperta”. (NC)
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