Elezioni in Iraq: pubblici i risultati finali
Baghdad (AsiaNews) - La Commissione elettorale ha tenuto oggi (alle 16 ora locale) una conferenza stampa per comunicare i risultati ufficiali e definitivi delle storiche elezioni tenutesi il 30 gennaio scorso. Mentre la conferenza stampa è ancora in corso, con le risposte dei commissari alle domande del pubblico presente, i risultati - che comprendono anche il voto degli irakeni all'estero - sono i seguenti:anzitutto, come ci si aspettava, la grande affermazione dell'Alleanza sciita sostenuta dal grande Ayatollah Al Sistani, che ha ricevuto il 47,6% dei voti. Le previsioni davano una loro vittoria al 60%. La seconda grande affermazione è per le liste kurde, che insieme ottengono il 25,4%. La lista del primo ministro ad interim Iyad Allawi ha ottenuto il 13,6%. Molte previsioni alla vigilia suggerivano Allawi come vincitore certo delle elezioni, data la sua posizione e l'appoggio degli Stati Uniti. Ridimensionata anche la partecipazione: non il 72% come annunciato ufficiosamente in origine, ma il 59%.
La Commissione ha esaltato l'esperienza delle elezioni come un primo "segno di democrazia per i popoli dell'area" medio-orientale e ha detto che si accetteranno contestazioni solo entro i prossimi 3 giorni. Dopo ciò i risultati saranno definitivi.
Gran parte del mondo sunnita (il 20% della popolazione irakena) non ha potuto partecipare alle elezioni per mancanza di sicurezza; altri hanno rifiutato di parteciparvi chiedendo il ritiro delle truppe straniere come condizione per le elezioni. In alcune zone la partecipazione sunnita è stata solo del 2%. Analisti temono che la loro esclusione possa provocare una guerra civile fra sunniti e sciiti. Durante il regime di Saddam Hussein i sunniti avevano il potere e gli sciiti ne erano esclusi. Per tutta la settimana passata vi sono stati diversi attentati che hanno colpito obbiettivi civili e religiosi sciiti.