08/03/2012, 00.00
INDIA
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Elezioni, i nazionalisti indù vincono nella cristiana Goa

di Nirmala Carvalho
Il Bharatiya Janata Party (Bjp) ottiene 24 seggi, il Congress (Inc) solo 9. Fondamentali le candidature di 6 cattolici tra le fila del partito nazionalista indù. P. Theodore Mascarenhas: “I cattolici stanchi della corruzione, hanno voluto dare fiducia al candidato Bjp. Ora dimostrino che non ci saranno discriminazioni”.

Mumbai (AsiaNews) - Il Bharatiya Janata Party (Bjp), partito ultranazionalista indù, ha vinto le elezioni a Goa, uno degli Stati più cristiani dell'India. Manohar Prabhu Parrikar sarà il nuovo chief minister. Il Bjp ha ottenuto 24 seggi, contro i soli 9 conquistati dal Congress (Inc) di Sonia Gandhi. Per assicurarsi la vittoria, Parrikar ha presentato sei candidati cattolici e sostenuto due cattolici indipendenti. Tutti i sei hanno vinto. Secondo p. Theodore Mascarenhas sfx, originario di Goa e responsabile per Asia, Africa e Oceania al Pontificio consiglio per la cultura, i "cattolici di Goa erano saturi della corruzione dilagante del vecchio governo. Hanno voluto dare una possibilità. Adesso, è compito del Bjp provare loro che non ci saranno discriminazioni né violenze su base religiosa".

"Il Bjp - spiega il sacerdote - era ben organizzato e si è focalizzato sulla figura di Parrikar. Egli ha chiesto scusa per gli errori del passato contro i cristiani, e come atto di buona volontà ha candidato 7 membri della comunità cattolica. Il Congress invece ha continuato a proporre la famiglia Raj (influente dinastia di Goa), dando l'impressione di non uscire da questo meccanismo di clientele. La gente era stretta tra la corruzione e la violenza su base religiosa. Non volevano più essere rappresentati da corrotti, e hanno sentito che perfino il Bjp sarebbe stato meglio di poche famiglie al controllo dello Stato. Hanno voluto fidarsi di Parrikar, e la candidatura di sei cattolici ha certo reso più semplice la decisione".

Tuttavia, ammonisce p. Mascarenhas, "quello che il Bjp e Parrikar devono ricordare, è che la loro alleanza ha ottenuto solo il 39% dei voti contro il 32% del Congress. Ciascuno di loro ha contro una buona fetta di elettori. Devono fare attenzione a non vessare di nuovo la comunità cattolica". In questo nuovo scenario, "la Chiesa deve essere molto vigile, nell'interesse di tutti i cittadini. Non ha potuto sostenere il Congress a causa della corruzione dilagante. Parrikar ha chiesto scusa, quindi non lo si può definire ultranazionalista senza dargli una seconda possibilità".

Venkaiah Naidu, noto esponente del Bjp, ha commentato la vittoria affermando che "gli elettori hanno lasciato a casa la religione e hanno scelto per il buon governo". Ma p. Mascarenhas specifica: "Sono i più luminosi principi della Parola di Dio ad aver spinto le persone a votare contro la corruzione, anche sfidando il pericolo di violenze su base religiosa. Per questo motivo, il Bjp potrebbe ormai dare per scontati quanti lo hanno votato, e provare la sua agenda nascosta. Si ricordino però che vi sono altri principi della fede che entreranno in gioco alle prossime elezioni".

Goa è lo Stato indiano più piccolo per superficie e il quarto più piccolo per popolazione totale (1,4 milioni di persone). Il cristianesimo è arrivato nel 1500 con i portoghesi. Dopo gli indù (66%), oggi i cristiani sono il secondo gruppo religioso più grande (27%), seguiti dai musulmani (6,8%). La comunità cristiana è per lo più cattolica e conta 360mila fedeli. 

 

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