Eid al-Fitr, più solidarietà e meno viaggi per i musulmani in Asia

Dall'Indonesia al Qatar si aspetta la fine del Ramadan: l'elevato costo del carburante lascia in molti a casa; invasione di risciò a Dhaka; famiglie pakistane a fianco dei terremotati.

Jakarta (AsiaNews) Tra disastri naturali, prezzi del carburante alle stelle e città intasate dal traffico, dall'Indonesia al Qatar i musulmani si preparano a festeggiare l'ultimo giorno del mese sacro di Ramadan, il prossimo 4 novembre. Durante lo Eid al-Fitr, si usa tornare alle proprie città di origine e passare la festività con i parenti. Le famiglie visitano vicini e amici per chiedersi reciprocamente perdono per gli sbagli commessi. Quest'anno però le cose in alcuni Paesi sembrano diverse.

Indonesia

Nel Paese musulmano più popoloso del mondo, il numero delle persone in viaggio per lo Eid al-Fitr sarà inferiore del 4% rispetto all'anno scorso. L'aumento del prezzo dei carburanti, il 126% dal primo ottobre è il fattore principale di questo calo. Secondo stime del ministero dei Trasporti nei giorni intorno al 4 novembre in tutto il Paese si sposteranno 16,9 milioni di persone. Fonti ministeriali sottolineano che l'anno scorso nello stesso periodo erano in viaggio 17,6 milioni di persone.

L'aumento del prezzo della benzina ha portato al rincaro anche di altri servizi e mezzi di trasporto come treni, aerei, autobus e navi.

Bangladesh

Più traffico invece nelle strade della capitale Dakha, dove ci si aspetta un'invasione di risciò, pronti a trasportare chi decide di muoversi o partire. La polizia trova sempre più difficile gestire i grandi ingorghi e mantenere l'ordine. Secondo stime non ufficiali, difficili da confermare, in città circolano 300 mila risciò illegali a fronte dei soli 79.616 con licenza.

L'affollamento di questi mezzi a 3 ruote è dovuto anche al fatto che molti abitanti dei villaggi poveri vengono a Dhaka per guadagnare qualcosa prima dello Eid spingendo i risciò. Essi rappresentano però un pericolo non solo per il traffico, ma anche per i gravi incidenti che provocano a causa della loro inesperienza. La polizia cittadina ha iniziato una campagna contro i risciò illegali, ma finora ne ha sequestrasti solo 3 mila.

Pakistan

Solidarietà al posto dei festeggiamenti per lo Eid al-Fitr in Pakistan. Nel Paese, dove il 96% della popolazione è musulmana, i preparativi per la festività iniziano già dalla seconda settimana di Ramadan. Quest'anno il terremoto ha però stravolto la tradizione. Il sisma dell'8 ottobre ha ucciso più di 50 mila persone nel nord del Paese e 4 milioni sono i senzatetto. Molte famiglie pakistane hanno così deciso di passare lo Eid con i terremotati in Kashmir, Mansehra, Abbotabad, Balakot.. Alcune autorità in Kashmir hanno offerto di mandare le vittime a trascorrere alcuni mesi a casa di famiglie volontarie, finché non terminerà la costruzione di case provvisorie.

Asfandyar Wali, presidente dell'Awami National Party (partito all'opposizione) ha proposto alla popolazione di non festeggiare lo Eid come segno di solidarietà verso i connazionali terremotati

Qatar

Per lo Eid al-Fitr meno persone dal Qatar viaggeranno verso le mete tradizionali, ma in molti hanno deciso di compiere la Umrah. Secondo sondaggi condotti tra i tour operator locali si registra un calo del 25% rispetto al 2004 nelle prenotazioni di pacchetti vacanze. La meta più popolare rimane Dubai, seguita da Giordania, Cairo e Sharm-el.Sheik. Un consulente di viaggio, Einstein Vincent, spiega che un motivo del calo nelle prenotazioni è l'elevato costo dei voli seguito alla regolazione dei prezzi operata dall'autorità dell'Aviazione civile. Da aggiungere anche: l'alto costo della vita nel Paese legato all'impennata degli affitti degli immobili; i disastri naturali in Asia; l'aumento del prezzo della benzina e l'incertezza sulle date delle vacanze scolastiche.
Tutto esaurito invece per il "piccolo pellegrinaggio". La Umrah o "visita" alla Mecca si può eseguire in ogni periodo dell'anno; svolto nel mese di Ramadan ha lo stesso valore del pellegrinaggio maggiore o Hàjj.