Egitto, centinaia di imam in piazza contro i Fratelli musulmani
Il Cairo (AsiaNews/Agenzie) - Centinaia di imam moderati protestano contro l'egemonia dei Fratelli Musulmani e l'egemonia islamista nelle moschee. La manifestazione è in corso da ieri davanti al ministero degli Affari religiosi (ministero delle donazioni). Essi accusano il ministro Talaat Afify di voler controllare discorsi e comportamenti degli imam, punendo ed emarginando quelli che si discostano dal pensiero unico islamista.
Il ministero delle donazioni o degli awfaq (offerta religiosa), gestisce l'assegnazione dei fondi alle moschee a tutte le organizzazioni islamiche impegnate nell'aiuto ai più bisognosi e nella diffusione dell'islam. L'istituzione è parte integrante del governo, gestisce un totale di 106mila strutture religiose, è responsabile della nomina degli imam e di verificare la loro condotta. Fino ad ora la nomina era fatta in accordo con l'università islamica di Al-Azhar, ma con la salita al potere degli islamisti tale prassi si è interrotta.
Alcuni giorni fa Afify ha sostituto alcuni importanti funzionari del ministero con membri di sua fiducia senza alcuna motivazione. In un comunicato stampa diffuso ieri egli si è giustificato affermando che "non ha scelto di diventare ministro, ma è stato semplicemente nominato e le azioni intraprese sono per il bene dell'islam e di tutte le moschee". Afify ha anche denunciato la campagna di diffamazione lanciata da alcune autorità religiose contro i Fratelli Musulmani. Tuttavia per gli imam, soprattutto quelli più vicini alle posizioni moderate di al-Azhar, il ministro sta invece facendo di tutto per politicizzare i luoghi religiosi, preoccupato per il calo di consensi del governo islamista, che rischia di perdere le prossime elezioni in programma per luglio. La campagna di propaganda è in corso da mesi e il ministero ha già piazzato in diverse moschee del Cairo imam salafiti diventati famosi nel Paese per le loro prediche in programmi televisivi e radiofonici.