Egitto, Benedetto XVI un esempio per cattolici e ortodossi
Il Cairo (AsiaNews) - La sette denominazioni della Chiesa cattolica egiziana accolgono in modo positivo e costruttivo la notizia della rinuncia di Benedetto XVI al soglio pontificio. La Chiesa copta ortodossa ha assunto invece un profilo discreto. Molti prelati considerano questa decisione non comune e senza precedenti nella tradizione delle chiese orientali. Tuttavia, rispettano la scelta del Papa e si astengono da fare commenti.
Il card. Antonios Naguib, ex patriarca della Chiesa copta cattolica, sottolinea che ''il Papa ha preso davanti a Dio Onnipotente la decisione corretta al momento opportuno''. Di recente, lo stesso presule, di dieci anni più giovane di Benedetto XVI, ha rassegnato le sue dimissioni per motivi di salute
Mons. Adel Zaki, vescovo della Chiesa latina egiziana ed ex responsabile dell'ordine francescano in Egitto afferma : ''All'inizio siamo rimasti stupiti e sorpresi. La decisione ha fatto emergere molte domande. Subito ci siamo resi conto che quest'uomo si è sempre distinto per le sue decisioni semplici e coraggiose , così come per la sua chiarezza e il prodondo senso di responsabilità. Grazie a ciò, egli è consapevole che i suoi compiti richiedono una solida energia spirituale e fisica a causa degli attuali ritmi di vita e l'impatto che la Chiesa ha sul mondo. In un momento in cui tutti sono in lotta per il potere, tale posizione controcorrente è un modello che dobbiamo seguire. Questo è molto importante per l'Egitto, dove tanti partiti stanno cercando di conquistare consensi. Solo Cristo è eterno e non i troni o la gloria personale''.
Mons. Kyrillos William della diocesi copta cattolica di Assiut nell'Alto Egitto, dichiara : ''Il Papa ha rivelato una profonda modestia e coraggio e nel momento opportuno ha preso una decisione audace e senza precedenti ''.
Per mons. Youhanna Golta, vicario patriarcale dei copti cattolici, ''Benedetto XVI ha dato a tutta la Chiesa un esempio di vera santità. Dimostrando la profondità del suo spirito e la sua fede nella continuità della Chiesa che si basa su Cristo. Con grande orgoglio e una certa tristezza vogliamo dire al papa che egli è per noi un grande dono, sacrificandosi fino alla fine. Possa Dio accoglierlo come un santo per la Chiesa''.
Il vescovo Nicolaus della diocesi greco-ortodossa del Delta del Nilo, spiega che ''i greco-ortodossi hanno reagito con grande rispetto e stima a questa coraggiosa e difficile decisione. Ai nostri giorni, le dimissioni sono un atteggiamento molto positivo che ciascun Papa e ogni personalità ecclesiastica dovrebbe tenere in considerazione per conservare il suo impatto e dare nuovo impulso alla Chiesa. Tutti dovrebbero prendere esempio da Benedetto XVI''.
Mons. Georges Chihan, vescovo maronita dell'Egitto pone l'accento sul passaggio storico compiuto dal papa e sulla sua saggezza che lo ha reso consapevole delle difficoltà nel continuare la sua azione pastorale. Sicuramente Benedetto XVI ha fatto la sua scelta dopo un profondo periodo di preghiera e attenta meditazione. Non dimentichiamo che prima di essere nominato Papa era responsabile del Dicastero per la dottrina della fede ».
Mons. Antonios Aziz, vescovo della diocesi copta cattolica del Cairo meridionale, augura al Santo Padre ''salute e benedizioni'' e prega Dio di inviare alla Chiesa un pastore ''buono e coraggioso come Benedetto XVI''.
Padre Henri Boulad, sacerdote gesuita, esprime al Papa il suo profondo riconoscimento e lo ringrazia per il ''suo coraggio, la sua modestia, la sua semplicità e il senso di responsabilità''.
Infine, p. Rafic Greiche, portavoce della Chiesa cattolica in Egitto e sacerdote della Chiesa melchita nota che ''attraverso questo passaggio emerge la grandezza della Chiesa e lo splendore e la magnanimità dell'uomo ...il Papa sta aprendo la strada per un rinnovamento della leadership. In soli otto anni, ha arricchito la Chiesa con il suo pensiero, la sua scienza e la sua saggia gestione. La storia lo ricorderà come il colui che ha convocato due Sinodi specifici per le regioni del Medio Oriente e dell'Africa. Ciò è di estrema importanza se si considerano le grandi sfide emerse dopo i movimenti della Primavera araba e la precaria situazione economica nel continente africano. Egli sarà anche ricordato come il Papa che ha costantemente esortato l'Europa a sbarazzarsi dell'ateismo, riconoscendo le sue radici cristiane, e ad abbandonare l'economia di consumo''.