Ecumenismo in Corea: “Unità per testimoniare Cristo al mondo”
Seoul (AsiaNews) - Unità fra i cristiani, dialogo interreligioso "basato sulla verità rivelata dal Vangelo", cura del creato, solidarietà pratica e "ricerca perenne di giustizia e pace". Sono gli ingredienti proposti dall'arcivescovo di Gwangju, mons. Igino Kim Hee-joong, per andare avanti sulla strada dell'ecumenismo anche in Corea del Sud. Il presule ha aperto i lavori del 12mo Forum per l'unità dei cristiani coreani insieme al Consiglio nazionale delle Chiese e alla Metropolia ortodossa coreana.
Al Forum il presule, anche presidente della Commissione episcopale per la promozione dell'unità dei cristiani e per il dialogo interreligioso, ha presentato uno studio dal titolo "Testimonianza cristiana in un mondo multi-religioso: raccomandazioni": si tratta di un testo nato dalla collaborazione fra il Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso, l'Alleanza evangelica mondiale e il Consiglio mondiale delle Chiese.
Ai presenti il reverendo Lee Hyeoung-ki, professore emerito in un college presbiteriano ha proposto "ai cristiani e ai fedeli delle religioni vicine" che vivono in Corea di tracciare insieme una linea guida per il dialogo reciproco. Inoltre, ha sottolineato "l'importanza dell'unità fra i cristiani, del dialogo interreligioso basato sulla verità rivelata dal Vangelo, della cura del creato, della solidarietà pratica e della ricerca perenne di giustizia e pace".
Inoltre, l'arcivescovo Kim ha lanciato un appello ai presenti: "Quando noi cattolici, insieme a protestanti e ortodossi, testimoniamo Cristo cercando e condividendo le cose che ci uniscono, invece di cercare le nostre differenze, allora saremo in grado di propagare con più forza il Vangelo a tutto il mondo".
30/10/2017 12:40