East Nusa Tenggara, eruzione vulcanica: sei morti, migliaia di sfollati
Jakarta (AsiaNews) - Continua anche oggi l'eruzione di lava e cenere dalla sommità del monte Rotunda, la cui attività è ripresa il 10 agosto e nell'arco del fine settimana ha causato almeno sei morti, fra cui due bambini i cui corpi risultano tuttora dispersi. Il vulcano sorge in una zona remota e difficile da raggiungere dell'isola di Palue, che dista quattro ore di navigazione dall'isola principale di Flores, nella provincia di East Nusa Tenggara. L'area si trova nella parte orientale dell'arcipelago indonesiano e, per storia e tradizione, è a maggioranza cattolica nel Paese musulmano più popoloso al mondo.
Le vittime sono state sorprese nel sonno, mentre dormivano, ospiti di "un centro di accoglienza non permanente a Rokirole", montato in una spiaggia dell'isola di Palue; la zona è stata ricoperta all'improvviso da una coltre di ceneri e lapilli, fuoriusciti dalla vetta del monte. L'eruzione ha causato anche migliaia di sfollati, che attendono un'attenuazione del fenomeno e il nulla osta delle autorità per rientrare nelle loro abitazioni.
Tuttavia, la situazione resa di grave pericolo perché dalla vetta continuano ad uscire nuvole di gas e la polvere ha ricoperto ampie zone dell'isolotto, il cui raggio è di poco superiore ai quattro chilometri. "L'allerta resta alta" avvertono gli esperti, perché "non si registrano riduzioni significative dell'attività". Ad alimentare la tensione, il terremoto di magnitudo 6 che si è registrato oggi al largo della costa orientale indonesiana; l'epicentro si trova a circa 800 km a nord-est del vulcano e non avrebbe causato vittime o danni materiali. Subito rientrato anche l'allerta tsunami.
Alto circa 875 metri sul livello del mare, il vulcano Rokatenda (mt. Rotunda) già in passato ha creato seri problemi alla popolazione dell'isola. L'eruzione più disastrosa della storia recente risale al 1928, quando alla fuoriuscita di lava e fumo è seguito anche un potente tsunami. Per la autorità la zona è considerata ad alto "rischio"; tuttavia, migliaia di persone non intendono abbandonare l'isola perché - secondo una credenza locale - la montagna andrebbe "curata continuamente" per scongiurare il pericolo di eruzioni.
Del resto l'arcipelago indonesiano è formato da migliaia di isole e atolli immersi nell'Oceano Pacifico e fa parte di un'area detta dagli scienziati "Anello di fuoco". Essa è caratterizzata da un'intensa attività tellurica e vulcanica, causata dalla collisione delle diverse placche continentali. Nella memoria della gente è ancora vivo il ricordo del devastante terremoto e del successo tsunami che ha colpito la regione nel dicembre 2004, con epicentro al largo dell'isola di Aceh, causando centinaia di migliaia di vittime in tutta l'Asia.