Dura poche ore il blocco del BlackBerry. Forse un accordo fra Riyadh e Rim
Riyadh (AsiaNews/Agenzie) – Il blocco del Blackberry in Arabia Saudita è durato poche ore. Ieri, intorno a mezzogiorno, il governo ha sospeso i servizi di e-mail, sms e internet del telefonino. In serata, però, sono stati ripristinati.
Il primo di agosto, Riyadh ha annunciato che avrebbe sospeso i servizi del Blackberry per motivi di sicurezza. I dati inviati con il telefonino, infatti, vengono immagazzinati da alcuni server situati in Canada, sede della Research in Motion (Rim), produttrice del Blackberry, e non possono essere controllati da terzi.
Secondo la televisione saudita Al-Arabiya, Riyadh e Rim hanno raggiunto un accordo: verranno installati dei server in Arabia Saudita che permettono alle autorità di controllare il contenuto di e-mail e messaggi.
Una fonte informata delle trattative, ma che ha preferito restare anonima, afferma che c’è anche un’altra possibilità: Riyadh potrà controllare le informazioni solo in caso di sospetto pericolo per la sicurezza nazionale.
In questi mesi, molti Stati - Emirati Arabi, Algeria, India, Libano, Kuwait, Indonesia - hanno pensato di bloccare i servizi del Blackberry. L’accordo trovato tra Arabia Saudita e Rim, non ancora confermato in modo ufficiale, potrebbe dare adito a pretese simili anche da parte degli altri Paesi. La Rim è consapevole del problema, tanto che pochi giorni fa un portavoce dell’azienda ha dichiarato: “Non possiamo accontentare tutte le richieste di copiare il codice [di accesso alle informazioni] dei clienti”.