Dura condanna per un pastore protestante cinese "colpevole" di aver stampato Bibbie
La sentenza, 2 anni di galera e 10mila euro di multa, è stata pronunciata nel giorno in cui il leader degli anglicani discuteva con i vertici cinesi di "collaborazione più stretta per la formazione teologica del clero". Il governo apre all'insegnamento del catechismo ai bambini.
Pechino (AsiaNews) Le autorità giudiziarie cinesi hanno condannato il pastore protestante non ufficiale Wang Zaiqing a 2 anni di galera ed al pagamento di una multa di 100mila yuan (circa 10mila euro) "per aver stampato in maniera illegale delle Bibbie ed altro materiale cristiano".
La sentenza è stata pronunciata il 9 ottobre scorso, lo stesso giorno in cui l'arcivescovo anglicano di Canterbury Rowan Williams discuteva con le autorità cinesi della necessità di una migliore formazione teologica per i pastori che operano nel Paese. Lo riporta un comunicato della Christian Solidarity Worldwide.
Il leader anglicano, primate di circa 77 milioni di fedeli sparsi per il mondo, è il primo pastore straniero della sua chiesa a visitare la Cina negli ultimi 10 anni. Nel corso del suo viaggio di 2 settimane, che si è concluso ieri, Williams ha visitato Shanghai, Nanjing, Wuhan, Xian e Pechino.
Proprio nella capitale ha incontrato alcuni esponenti del governo cinese, con cui ha discusso di "una dozzina di casi di persecuzione religiosa, fra cui l'arresto del pastore Cai Zhuohua", condannato a 3 anni di galera "per traffico di Bibbie".
Tuttavia, il prelato ha detto di aver notato "un crescente spirito di apertura in Cina" ed ha sottolineato la possibilità di collaborare con le chiese ufficiali cinesi in questioni come la salute dei bambini, la preparazione dei pastori e la costruzione di seminari e biblioteche. Per Williams, "il cambio di attitudine da parte del governo offre molte possibilità alle chiese cinesi".
La risposta della leadership comunista viene da Jia Qinglin, presidente della Conferenza consultiva politica del popolo cinese: egli ha detto infatti che "non vi sono problemi, ad esempio, con le 'Sunday schools' [lezioni di catechismo per bambini ndr] nelle chiese". La legge cinese, per il momento, vieta ogni tipo di insegnamento religioso a chiunque abbia meno di 18 anni.
Per Jia, inoltre, "una collaborazione più stretta fra la chiesa anglicana e le chiese cinesi può essere inserita in un più ampio contesto di scambi fra Pechino e Londra". "Il nostro governo ha concluso cerca di costruire una società armonica e la religione può giocare un ruolo positivo nel propagare l'armonia sociale".
Un editorialista del South China Morning Post, a commento, fa notare che "in altre parole, la religione non viene riconosciuta per il suo intrinseco valore nel rispondere al bisogno spirituale della popolazione, ma viene usata come uno strumento utile al governo per portare avanti il suo progetto sociale".