Duplice attentato a Damasco. Danni anche alla cattedrale melkita
Damasco (AsiaNews) - "E' uno degli attentati più violenti dall'inizio della guerra fra il regime di Assad e i ribelli. L'esplosione si è sentita in tutta la città. L'onda d'urto ha prodotto danni ad edifici e persone anche a diversi chilometri dal luogo dell'attacco, anche la cattedrale melkita è stata danneggiata". È quanto affermano fonti di AsiaNews, sul duplice attentato che ha colpito questa mattina la zona sud di Damasco. Secondo i media di Stato vi sono almeno 50 morti e 170 feriti, fra cui molti in gravi condizioni.
Le fonti affermano che le due bombe sono esplose alle 7.55 (ora locale) sull'autostrada che collega la capitale con le città meridionali del Paese, a quell'ora molto trafficata. Nella zona vi sono diversi edifici pubblici, fra cui il quartier generale dell'intelligence militare, probabile obiettivo dell'attentato. "Nessuno ha rivendicato il gesto - spiegano - la popolazione è disorientata e ha paura". Tuttavia, per il regime i responsabili dell'attacco sono i "terroristi" del Free Syrian Army. Secondo l'opposizione, l'attacco è stato invece organizzato dal regime per screditare i ribelli e fomentare il clima di tensione.
Per fare luce sull'accaduto, è giunta sul luogo una delegazione di osservatori Onu guidata dal gen. Robert Mood, rimasto coinvolto ieri in un attacco contro un convoglio delle Nazioni Unite a Daraa (Siria meridionale).
Questo è il secondo grave attentato registrato a Damasco dall'inizio dell'anno e avviene a pochi giorni dalle prime elezioni democratiche nella storia del Paese, boicottate però dall'opposizione. Il 26 aprile scorso un kamikaze si è fatto esplodere su un autobus nel centro della città uccidendo 10 persone. (S.C.)