Due uomini arrestati per "conversione forzata" di una giovane: le hanno dato libri religiosi
Riyadh (AsiaNews) - Due uomini sono stati arrestati ad Al-Khobar, città saudita sul Golfo, con l'accusa di "conversione forzata" di una ragazza al cristianesimo. La loro colpa è di averle dato dei libri di materia religiosa e averla invitata a seguire delle chat room di argomenti religiosi.
A muovere l'accusa contro, i due uomini, un saudita e un libanese, a quanto riferisce il quotidiano Al-Eqtisadiya, il padre della ragazza. Che si è mosso dopo che non è riuscito a convincere la giovane a tornare in patria dal Libano e ad abbandonare la sua nuova fede.
Secondo il locale Bureau of Investigation and Prosecution (BIP), la vicenda ha inizio quando la giovane, che lavora in banca, comincia a frequentare prima il collega saudita e poi l'altro collega libanese. I tre si incontrano di tanto in tanto, la ragazza si innamora del libanese che le dà i libri e la invita a seguire le chat room religiose.
Nella denuncia del padre si dice che l'uomo l'ha influenzata, le ha ispirato idee sbagliate sull'islam e ha "scosso le sue convinzioni". Vi si dice anche che la ragazza è espatriata illegalmente. Secondo la legge saudita, infatti, una donna non può avere il passaporto senza il permesso del suo "guardiano" cioè il padre, il marito o il fratello.
Quanto alla ragazza, dal Libano ove si trova, difende la sua nuova fede e dice che la Chiesa è la sua sola dimora.
08/08/2012
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