Due terzi degli israeliani contrari ad un attacco all’Iran
Un sondaggio rivela l’atteggiamento della maggioranza della popolazione dello Stato ebraico, mentre il governo continua a ritenere Teheran un pericolo e vuole mantenere la sua offensiva diplomatica.
Gerusalemme (AsiaNews/Agenzie) – I due terzi degli israeliani si oppongono ad un attacco militare lanciato dal proprio Paese contro le istallazioni nucleari del grande nemico iraniano. Lo rivela un sondaggio condotto dalla radio pubblica.
Alla domanda “Israele dovrebbe attaccare le istallazioni atomiche iraniane”, il 67,2% ha risposto “no”, mentre il 20,9 ha detto “sì” ed un 11,9% di non avere opinioni.
Le domande sono state poste alla gente all’indomani dell’esplosivo rapporto diffuso negli Stati Uniti all’inizio della settimana, secondo il quale Teheran ha congelato il suo programma nucleare militare nel 2003. Malgrado il rapporto, Israele vorrebbe mantenere la sua offensiva diplomatica contro il contestato processo nucleare, affermando di credere che Teheran ne ha probabilmente riavviato gli aspetti militari.
Generalmente ritenuta unica, non dichiarata, potenza nucleare del Medio Oriente, Israele ritiente l’Iran il suo peggior nemico, dopo le ripetute dichiarazioni del presidente Mahomoud Ahmadinejad su una cancellazione dello Stato ebraico dalle carte geografiche.
Il sondaggio è stato condotto dal gruppo Shivuk Panorama su un campione di 562 persone ed ha un margine di errore del 4,5 per cento.
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