Due sacerdoti indiani del Pime in missione per gli ispanoamericani

I padri Vijai e Ravi riceveranno oggi il crocefisso secondo il rito della cerimonia di partenza, antico di oltre 150 anni. I due sono destinati alle comunità del Messico e a quelle ispaniche negli Usa.

Roma (AsiaNews) – Due sacerdoti indiani del Pontificio Istituto Missioni Estere (Pime) i padri Vijai e Ravi Marneni, riceveranno oggi il crocefisso prima di partire per la missione del Messico. Il rito si svolgerà durante la messa, nel giorno della festa di sant’Alberico Crescitelli, martire del Pime in Cina, durante la rivoluzione dei Boxers (1900). La messa sarà celebrata oggi alle 18.30 presso la cappella della casa Generalizia a Roma in via Guerrazzi 11.

Vijai e Ravi, cugini 35enni dello stesso villaggio nella diocesi di Nalgonda (Andhra Pradesh), hanno studiato teologia in India e nelle Filippine. In Italia stanno concludendo un corso per imparare la lingua italiana, parlata dalla maggior parte dei membri dell’Istituto missionario. Ravi, ordinato nel 2003, ha già svolto alcuni anni di missione in India, in Kerala, Andhra Pradesh e Tamil Nadu. P. Vijai ha invece lavorato nel Nord dell’India, in Madya Pradesh, Orissa, Maharashtra.

Il Pime, un istituto missionario internazionale, accetta vocazioni da tutto il mondo ma chiede a tutti la disponibilità a svolgere la loro missione fuori delle frontiere geografiche di origine.

La cerimonia della consegna del crocefisso è un rito fra i più antichi nel Pime. In esso il missionario partente riceve un crocefisso benedetto, come “compagno indivisibile delle fatiche apostoliche, sostegno nei pericoli e nelle difficoltà, conforto nella vita e nella morte”.

Dopo aver ricevuto il crocefisso, il partente proclama in pubblico il suo desiderio di servire la missione di Cristo “fino a spargere per essa il mio sangue”.

P. Ravi e p. Vijai partiranno poi per il Messico, dove li attende un corso intensivo di lingua spagnola In seguito, p. Ravi rimarrà nella diocesi di Acapulco, fra i poveri della sierra. P. Vijai è stato invece invitato dalla diocesi di Detroit (Usa) a seguire le comunità ispanoamericane.