Dopo un anno e tante promesse, ancora nessuna traccia di p. Jimbrown
di Danielle Vella
Il 20 agosto ricorre il primo anniversario della scomparsa del sacerdote cattolico e del suo assistente a Jaffna. Nunzio apostolico: “Le indagini promesse dalla autorità procedono a rilento, non ci rimane che affidarli nelle mani del Signore”. L’impegno “di facciata” del governo per frenare il fenomeno delle sparizioni, per il cui numero lo Sri Lanka è secondo solo all’Iraq.
Colombo (AsiaNews) – A un anno dalla loro scomparsa a Jaffna, nord Sri Lanka, ancora non si consoce la sorte del sacerdote cattolico, p. Thiruchelvam Nihal Jimbrown, e del suo assistente Wenceslaus Vimalathas.
P. Jimbrown, 34 anni e Vimalathas, padre di 5 figli, sono scomparsi lo scorso 20 agosto, mentre infuriavano gli scontri tra forze di sicurezza e separatisti delle Liberation Tigers of Tamil Eelam (Ltte). L’ultima volta sono stati visti su una motocicletta al check point di Allaipiddy, zona sotto il controllo dell’esercito.
Il nunzio apostolico in Sri Lanka, mons. Mario Zenari, ha seguito il caso personalmente fin dall’inizio. A due giorni dal primo anniversario della scomparsa, il diplomatico vaticano fa con AsiaNews il punto della situazione. “Ad un anno dalla sua sparizione, non si hanno ancora traccedi p. Jimbrown; in questo momento viene spontaneo affidare la loro sorte nelle mani del Signore ed implorare il Dio di ogni consolazione per i familiari e per i fedeli della Diocesi di Jaffna”. Mons. Zenari esprime la sua “solidarietà a tutte le persone scomparse soprattutto in questi ultimi mesi e alle loro famiglie”.
Di fatto in Sri Lanka è di nuovo guerra civile ed il precipitare del conflitto ha portato ad un allarmante aumento dei sequestri e delle cosiddette “sparizioni”, eufemismo utilizzato per esecuzioni extragiudiziarie. Negli ultimi 18 mesi si registrano oltre 1100 casi, di cui molti proprio a Jaffna, isolata dal resto dell’isola da quando il governo ha chiuso l’autostrada A-9 un anno fa.
Il prossimo 20 agosto, a Jaffna e Colombo, si terranno celebrazioni per ricordare il sacerdote ed il suo assistente. Nella capitale la Christian Alliance for Social Action e la Law & Society Trust hanno organizzato per quel giorno un momento di preghiera presso il Centre for Society and Religion. Nella cattedrale St. Mary di Jaffna, invece, si pregherà e digiunerà. Nonostante l’ostile presenza dell’esercito, gli abitanti di Jaffna hanno svolto numerosi incontri, manifestazioni e celebrazioni per il ritorno dei due cattolici e per chiedere alle autorità che si facesse luce sulla vicenda.
L’impegno “di facciata” del governo
Ma gli appelli della Chiesa e delle Ong locali ed internazionali sono caduti nel vuoto. Il nunzio spiega: “L'apposita Commissione istituita dal Presidente della Repubblica ed incaricata diesaminare, con l'assistenza di un gruppo di esperti internazionali, 15 casi di gravi violazioni di dirittiumani, ne ha cominciato ad esaminare qualcuno solo da pochi mesi. Le indagini procedono assai a rilento. Qualche tempo fa le autorità mi dicevano che il caso di p. Jimbrown è l'unico caso di scomparsa di persone che verrà esaminato dall'apposita Commissione d'inchiesta”.
A giugno gli esperti internazionali della Commissione hanno criticato le sue attività dicendo che “non rispettano le norme internazionali” e denunciato un “forte conflitto d’interesse” per il coinvolgimento dell’Ufficio del procuratore generale. All’inizio di agosto Human Rights Watch ha detto che la Commissione “si è dimostrata inadeguata nell’affrontare il deterioramento dei diritti umani nel Paese” ed è apparsa essere “un espediente per evitare le critiche interne ed internazionali, piuttosto che un sincero tentativo di assumersi responsabilità”.
L’incapacità del governo nell’arginare le “sparizioni” non è una sorpresa, considerando che in molti di questi casi sono implicati proprio le forze di sicurezza e paramilitari oltre che alle Tigri. E così potrebbe essere stato anche per p. Jimbrown e Vimalathas. Sacerdoti a Jaffna riferiscono che il responsabile del Campo della Marina militare ad Allaipiddy, la prima ed ultima parrocchia del sacerdote, aveva accusato p. Jimbrown di essere un sostenitore delle Ltte e lo aveva minacciato.
Secondo lo United Nations Working Group on Enforced or Involuntary Disappearances, il numero di sparizioni in Sri Lanka è secondo solo all’Iraq.
Vedi anche