Dopo tre anni un nuovo vescovo per Ban Me Thuot
di JB. VU
Mons. Vincent Nguyen Van Ban evidenzia l’impegno profuso in questo periodo da sacerdoti, suore e laici. Tra I rimi impegni, l’educazione cristiana nelle famiglie.
Ban Me Thuot (Asianews) – Per tre anni la diocesi di Ban Me Thuot, negli altopiani centrali del Vietnam, è rimasta senza vescovo, fino al 21 febbraio, quando Benedetto XVI vi ha potuto nominare mons. Vincent Nguyen Van Ban. “La mia nomina – dice il nuovo vescovo – è importante per la diocesi che da tre anni non aveva il suo pastore e per la comunità dei fedeli, oltre che per me. Il compito che mi attende - aggiunge - non è facile, ma è sicuro che non sarò solo nel mio lavoro nella nostra Chiesa locale. Nel periodo nel quale mancava il vescovo, sacerdoti e suore hanno svolto con spirito veramente fervido il loro servizio. E i parrocchiani hanno fatto apostolato e conservato la morale tradizionale dei fedeli. Questo è un concreto aiuto per me”.
Nella sua diocesi mons. Vincent Nguyen Van Ban, in passato è stato una sola volta, nel 1991, per cui, dice, la prima cosa che farà, fin da ora, sarà applicarsi concretamente per conoscere la realtà di una realtà nella quale oltre 40 gruppi appartenenti a minoranze etniche.
Padre Vincent Nguyen Van Ban, che farà il suo ingresso in diocesi il 13 maggio, era finora responsabile della formazione dei seminaristi nella diocesi di Quy Nhon e professore al seminario maggiore a Nha Trang. Nato il 25 novembre 1956 nella parrocchia di Tuy Hoa, provincia di Phu Yen, diocesi di Qui Nhon, è stato ordinato sacerdote il 16 settembre 1993. Nell’ottobre scorso ha preso parte, come esperto, al Sinodo sulla Parola, in Vaticano.
Attualmente, la Chiesa vietnamita sta entrando nel secondo anno dedicato alla educazione cristiana nella famiglia. Ciò è necessario per la formazione dei bambini, dei gioveni e delle famiglia per vivere in pace con la coscienza e progredire nella propria dignità. “Per realizzare questo – osserva il vescovo – le famiglie e le parrocchie hanno un ruolo veramente importante. I giovani cattolici hanno bisogno di avere ‘cuoc gap go’ (incontri), scambi e reciproco sostegno. I giovani cattolici dovranno prendere le loro decisioni seguendo la guida della fede. Per fare questo, penso che il Comitato pastorale della gioventù della diocesi, le prefetture e le parrocchie dovranno sforzarsi davver molto”.
“Io – conclude il nuovo vescovo – voglio parlare con la comunità di Ban me Thuot: che noi possiamo avere pace dell’anima, pregando possiamo seguire la guida del ‘vivere con lo Spirito’ (è il motto scelto dal vescovo, ndr) e possiamo costruire la nostra diocesi seguendo la Sua idea”.
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