Dopo Bush, anche Wen Jiabao è contestato col lancio della scarpa
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Pechino saluta come “un successo” la visita del premier Wen Jiabao a Londra, ma evita di trasmettere l’episodio del lancio della scarpa, avvenuto ieri mattina, durante un discorso di Wen all’università di Cambridge. Un uomo di 27 anni gli ha lanciato contro una scarpa (nella foto: la scarpa), che lo ha mancato di almeno un metro. Wen ha proseguito il discorso, dopo una breve pausa, aggiungendo che “noi veniamo in pace…. La storia mostra che l’armonia non può essere bloccata dalla forza”.
Il ministero cinese degli Esteri definisce l’episodio deprecabile e assicura che non avrà effetti negativi sui buoni rapporti sino-britannici. Tra l’altro Wen e il premier britannico Gordon Brown, poco prima dell’incidente, hanno firmato una serie di accordi economici.
Ma è significativo l’imbarazzo dei media ufficiali cinesi: il People’s Daily, organo del Partito comunista, dice che Wen a Cambridge ha ricevuto “applausi sostenuti” ma non parla della scarpa. Mentre l’agenzia Xinhua loda il “pieno successo” del viaggio di una settimana di Wen in Europa e parla di un "grave incidente", senza dire quale sia. La statale China Central Television che ha trasmesso il discorso in diretta, ha interrotto il programma subito dopo la protesta, ma non ha potuto impedire che i telespettatori la vedessero.
Il viaggio vuole rinsaldare i rapporti di amicizia, dopo il lungo periodo di freddezza seguito alla repressione cinese in Tibet nel marzo 2008, che peraltro non risulta terminata. L’intero soggiorno britannico di Wen ha visto proteste di dimostranti pro-Tibet. A Cambridge è stato accolto da supporter e da contestatori, tenuti a bada dalla massiccia presenza di polizia.
L’episodio richiama il lancio della scarpa in Iraq da parte del giornalista Muntazer al-Zaidi contro l’allora presidente Usa George W. Bush. Forse per questo gli internauti cinesi fanno commenti molto compassati. Su Sina.com si legge che “la protesta dimostra che il potere della Cina è stato riconosciuto dai britannici. La gente non protesta contro i piccoli Paesi”.
21/08/2017 14:42
05/10/2017 12:38