Dopo 60 anni, inaugurata oggi la chiesa di santa Teresa in Central Java
di Mathias Hariyadi
L’area è a forte predominanza islamica. L’inaugurazione è avvenuta nell’occasione della festa odierna della patrona delle missioni. La comunità è passata da 15-20 fedeli a un migliaio. Il vescovo spera in una maggiore fioritura della fede.
Jakarta (AsiaNews) – Una comunità cattolica di circa 1000 fedeli ha inaugurato oggi la chiesa dedicata a santa Teresa di Gesù Bambino a Majenang, diocesi di Purwokerto, nella provincia di Java centrale. La comunità cristiana è presente in questa zona a maggioranza musulmana fin dal 1955, ma solo poco tempo fa ha ottenuto il permesso legale di costruire la chiesa e l’abitazione del sacerdote.
La chiesa è stata inaugurata oggi, festa di santa Teresa, patrona delle missioni, a cui l’edificio è dedicato. Non è ancora l’edificio definitivo.
La storia della comunità di Majenang mostra la forza di diffusione del cristianesimo in una zona a predominanza islamica.
Nel 1955 cinque famiglie cattoliche e sette giovani insegnanti cattolici di sono trasferiti in quest’area, nella zona più ad ovest della provincia di Central Java. Gli insegnanti si erano laureati di fresco nel collegio St. Joseph ad Ambarawa – 250 km da Majenang. Agli inizi vi erano solo 15-20 persone che attendevano alla messa e non essendoci alcuna struttura, né sacerdote, la comunità aveva la messa solo una volta la mese.
Negli anni la comunità si è ingrossata, grazie alla conversione e al battesimo di diversi locali.
Il vescovo di Purwokerto, mons. Julianus Sunarka , sj, in una dichiarazione pubblicata per l’occasione, afferma: “Da allora [dal 1955], sono stati stabiliti molti territori pastorali, compresi Karangpucung, Carui, Wanareja, Merga, Cimanggu, Bolang, Lengkong, Panjauan e Negarajati". "Dopo 60 anni – continua mons. Sunarka – il seme del cattolicesimo a Majenang è cresciuto fino a 50 volte di più rispetto al 1955”.
Il vescovo conclude affermando che le strutture della chiesa e della casa del parroco sono molto semplici. Nonostante ciò egli spera in una più grande fioritura della fede nella sua diocesi.
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