Domani il via al summit straordinario dell'Organizzazione della conferenza islamica
I delegati di 57 Paesi discuteranno dei problemi del mondo musulmano all'inizio del 21° secolo: dalla violenza dei movimenti islamisti radicali alla frammentazione politica ed economica.
La Mecca (AsiaNews/Agenzie) - Ridare lustro all'immagine dell'Islam, "offuscata dai continui atti di violenza commessi in nome della religione da parte dei gruppi islamici radicali".Questo, secondo Saud Faisal, ministro degli affari esteri saudita, lo scopo principale del vertice dei 57 Paesi membri dell'Organizzazione della conferenza islamica, che si riuniranno mercoledì e giovedì a La Mecca per un summit straordinario.
Durante i lavori saranno presentati due documenti: La Dichiarazione di La Mecca che contiene i principi generali e le varie visioni dell'Islam moderato e un Programma di azione per la modernizzazione dell'OCI che nel prossimo futuro diventerà l'Organizzazione dei Paesi islamici. Il portavoce ufficiale dell'OCI, M. Mannan, ha affermato che "il summit affronterà due questioni principali: le sfide che si presentano al mondo musulmano all'inizio del 21° secolo e la questione palestinese".
Il re saudita Abdallah in una nota ha dichiarato di avere " la speranza che in questo summit la nazione islamica possa ritrovare l'unità e la fiducia necessaria per assumere un ruolo chiaro e influente nel mondo di oggi". Nel corso dei lavori si parlerà anche la delicata situazione politica che sta vivendo l'Iraq che sarà rappresentato al vertice della Mecca dal presidente Jalal Talabani.
A margine di questa sessione straordinaria dell'OCI si discuterà anche di politica e di economia. I delegati esamineranno il progetto presentato dal segretario generale dell'OCI, il turco Ekmeleddin Ihsanoglu, per il futuro sviluppo politico, economico e culturale dell'organizzazione. Lo scorso novembre, infatti, Ihsanoglu aveva invitato tutti i governi dei paesi membri a raddoppiare gli sforzi istituzionali per dare vita nel prossimo futuro ad una zona di libero scambio.
In seguito al catastrofico terremoto che ha colpito il Pakistan, alla Mecca si parlerà anche della creazione di un fondo di solidarietà presso la Banca islamica per i Paesi musulmani colpiti da catastrofi ambientali o in caso di crisi umanitarie.
Prima dell'inizio del summit il ministro degli esteri saudita, Saud Faisal, ha voluto lanciare un appello ai suoi colleghi affinché l'organizzazione faccia fronte comune contro "la feroce offensiva lanciata dai nemici esterni al mondo musulmano e dagli stessi figli dell'Islam portatori di un'ideologia deviante dalla vera religione".
I dirigenti non musulmani dei paesi membri dell'OCI parteciperanno ai lavori collegati in video conferenza da Jeddah, dato che l'accesso a La Mecca è interdetto a chi non professa la religione islamica.