Domani il premier giapponese vola in Cina, per parlare di economia e di influenza suina
Tokyo (AsiaNews/Agenzie) – C’è grande attesa per la visita in Cina del premier giapponese Taso Aso, che domani si prevede incontrerà il premier Wen Jiabao e il giorno dopo il presidente Hu Jintao. Parleranno della crisi economica, ma anche delle ultime emergenze come l’influenza suina e la nuova escalation missilistica della Corea del Nord.
L’incontro tra la seconda e la terza economia del mondo è da tutti ritenuto importante per cercare misure congiunte contro la crisi globale. Entrambi i Paesi hanno finora reagito soprattutto con robusti finanziamenti statali a favore delle attività interne, ma molti sperano che possano indicare ulteriori vie per la ripresa economica.
L’incontro arriva subito dopo lo scoppio dell’influenza suina, contro la quale i Paesi della regione stanno adottando drastiche misure di prevenzione.
Inoltre il 5 aprile la Corea del Nord ha lanciato un razzo che Giappone, Usa e Corea del Sud considerano un test per i missili balistici. La Cina, grande alleato di Pyongyang, potrebbe convincere la Corea a tornare al tavolo delle trattative per discutere il suo programma di armamenti e nucleare.
Tokyo ha anche criticato la Cina per le crescenti spese militari, che Pechino giustifica dicendo che hanno solo un fine di difesa.
L’incontro è ritenuto così importante che Pechino ha preferito “passar sopra” alla visita di Taro al tempio Yasukuni il 21 aprile. Il tempio è dedicato ai caduti di guerra giapponesi. Cina e Corea del Sud contestano che tra questi ci sono alcuni criminali di guerra riconosciuti, responsabili di crimini contro questi Paesi. Negli anni passati le periodiche visite al tempio dell’allora premier Junichiro Koizumi hanno sempre causato accese critiche da Pechino, anche con proteste formali e con l’annullamento di incontri già programmati tra membri dei rispettivi governi. I successivi premier nipponici hanno evitato tali visite e da allora sono molto migliorati i contatti tra i due Paesi.
Questa volta, invece, Pechino si è limitata a criticare Taro, senza annullare la visita.
Sun Cheng, professore di Scienze politiche e diritto presso l’Università della Cina, osserva che questa condotta della Cina “mostra come non permetta che tale questione possa danneggiare le relazioni quando c’è una generale preoccupazione anzitutto per la crisi finanziaria”.
Una dimostrazione che Pechino è più interessata alla collaborazione che ad alimentare rivalità e non vuole fare “un passo indietro” nei rapporti bilaterali. La Cina è il primo partner del Giappone per il commercio e il secondo maggior mercato per le sue esportazioni dopo gli Stati Uniti. Il Giappone ha bisogno di vendere le sue merci in Cina per superare la peggior sua recessione da 60 anni e la Cina ha bisogno degli investimenti giapponesi.
(nella foto: parlamentari giapponesi in visita al tempio Yasukuni)