Dissidenti cinesi chiedono l'intervento Onu sui diritti umani
Pechino (AsiaNews/Agenzie) - Un urgente intervento Onu sui diritti umani e l'immediato rilascio di alcuni dissidenti attualmente detenuti nelle carceri del Paese è stato chiesto mercoledì in una petizione alla Commissione sui diritti umani delle Nazioni Unite. La petizione è firmata da un gruppo di 106 dissidenti politici cinesi.
Il gruppo è formato da attivisti che provengono da 25 province e città. Ren Wanding, un attivista di Pechino, ha detto che la lettera è stata inviata prima della riunione della commissione, prevista a Ginevra in marzo. Ha detto inoltre che "la Cina non ha mai chiamato in causa le Nazioni Unite sul problema dei diritti umani".
La lettera spiega che la situazione dei diritti umani in Cina è peggiorata nella seconda metà del 2004, quando Pechino ha lanciato una dura offensiva contro gli attivisti ed ha autorizzato una serie di arresti che il gruppo definisce "illegali".
Secondo la lettera, il governo arresta i dimostranti, li detiene nelle prigioni locali, li mette agli arresti domiciliari, e in molti casi autorizza le violenze fisiche sui detenuti.
Il gruppo chiede a Ginevra di investigare su questi casi e di processare i responsabili presso le Corti di giustizia internazionali.
Nella lettera si chiede anche l'immediato rilascio di alcuni dissidenti, fra cui Shi Tao, Ye Guozhu, Zheng Mingfeng, Zhang Lin e Zhao Xin.
Ye Guozhu, un dissidente che opera su internet, è stato arrestato in dicembre mentre cercava di organizzare una protesta di 10 mila persone in piazza Tiananmen.
Shi Tao è stato arrestato il 24 novembre nella sua casa di Taiyuan, nello Shanxi, senza motivo.
A quanto viene riferito, Zhang Lin è stato arrestato dopo la morte di Zhao Ziyang, l'ex segretario del Partito Comunista, ma di lui non si hanno notizie certe.
La lettera si chiude con la speranza che "la Commissione Onu per i diritti umani adotti misure reali per migliorare la situazione e prevenire casi del genere".24/01/2005