Dissidente cinese arrestata: lottava contro la legge sul “figlio unico”
Wu ha raccontato che i funzionari di polizia gli hanno consegnato una notifica, fotocopiata, in cui era scritto che Mao aveva condotto “attività illegali”. Il marito ha detto che le accuse sono infondate.
“Per 24 ore ogni giorno, da quando mia moglie è tornata, la polizia ci ha controllato, fuori dalla porta. Non ha potuto nemmeno andare dal suo medico. Che possibilità aveva di infrangere la legge?” ha detto il marito della dissidente. E ha aggiunto: “Siamo molto preoccupati…Non sappiamo dove sia”.
L’arresto di Mao è giunto dopo che una raffica di incidenti del genere hanno messo in luce il disagio del governo rispetto alle proteste legate alla “Rivoluzione dei gelsomini”. Mao, che ha tre figlie, è stata licenziata nel 1988 dal suo lavoro in una fabbrica di sapone, dopo che era rimasta incinta per la seconda volta, contravvenendo così alla legge sul figlio. Nel marzo 2010 è stata condannata a un anno e mezzo di “rieducazione tramite il lavoro”, con l’accusa di “disturbare l’ordine pubblico”.
16/03/2017 13:12