Disastro di Phuket: ci si interroga sui voli low cost
Bangkok (AsiaNews/Agenzie) – Sono 90 le vittime del disastro aereo di Phuket, 36 tailandesi e 54 turisti stranieri. Mentre proseguono le indagini sulle cause, gli esperti si interrogano sulla sicurezza dei voli low cost in Asia.
Thira Haocharoen, ministro tailandese dei Trasporti, ripete che le cause del disastro “non sono ancora accertate” e invita ad attendere l’esame delle due “scatole nere” dell’aereo che “saranno mandate negli Stati Uniti per l’esame”.
Kajit Habnanonda, presidente della Linee Aeree Orient-Thai, proprietaria della One-Two-Go di cui era il volo, parla di un improvviso cambiamento della velocità o della direzione del vento durante l’atterraggio.
La domanda di trasporti aerei in Asia è in rapida crescita, per ragioni commerciali e turismo. Decine di nuove compagnie aeree offrono prezzi minimi: anche solo 20 dollari (tasse escluse) per un volo entro l’Asia. Ma negli ultimi anni ci sono stati numerosi disastri aerei e nel solo 2007 si contano oltre 200 morti per incidenti aerei in Asia, dalla Cambogia al Giappone, per ragioni spesso ancora non chiarite. Analisti si interrogano sulla sicurezza dei voli.
Sotto accusa soprattutto le ben 51 compagnie indonesiane, Paese con 235 milioni di abitanti su oltre 11mila isole abitate in un arcipelago di più di 5mila chilometri, che ha un traffico aereo maggiore dell’India. Nel solo 2007 ci sono stati disastri come il Boeing 737-400 della Adam Air scomparso il 1° gennaio 2007 in un volo da Java a Sulawesi con a bordo 102 persone, o l’aereo della Garuda uscito fuori dalla pista di atterraggio a Yogyakarta a marzo. Dopo gli incidenti, l’Europa ha bandito le 51 compagnie del Paese. Queste compagnie sono state anche accusate di utilizzare piloti con esperienza insufficiente e di sottoporli a turni di lavoro eccessivi. Il pilota dell’aereo di Phuket era indonesiano, emigrato in cerca di migliori paghe dopo avere volato per due compagnie indonesiane ora chiuse.Tuttavia molti analisti considerano l’Indonesia “un caso a parte”, con un aumento eccezionale dei voli e controlli del governo non sempre adeguati.
Criticato anche l’uso di aeroporti non sempre sicuri, specie nel caso non raro di condizioni atmosferiche avverse: molti considerano Phuket una pista difficile, perché circondata da montagne.
Ma altri esperti osservano che i controlli sulle linee aeree internazionali avvengono con criteri precisi e severi, identici anche per i voli asiatici a basso costo. Osservano che il primo problema è la cultura del viaggiatore, che deve considerare l’affidabilità della compagnia oltre al costo del biglietto. Ricordano che la Orient-Thai ha avuto inconvenienti nel 2007 in Giappone e Corea del Sud ed è stata accusata di scarsa attenzione alla sicurezza dei passeggeri.