Diplomazia “del cricket”: riprendono i rapporti tra India e Pakistan
New Delhi (AsiaNews/Agenzie) – I primi ministri di India e Pakistan, Manmohan Singh e Yousuf Raza Gilani, si sono incontrati oggi a Chandigarh (Punjab) in occasione dell'attesa semifinale tra i 2 Paesi per il Campionato Mondiale di cricket. La partita suscita grande attesa tra le due popolazioni e si ritiene che l’esito possa persino influenzare le sorti dei rispettivi governi.
E’ il primo incontro tra i premier dei 2 Paesi dall’attentato all’albergo di Mumbai nel 2008, che causò almeno 165 morti, compiuto da militanti islamici con base in Pakistan. L’India ritiene che l’attentato sia stato pianificato con la partecipazione di elementi dell’esercito pakistano, accusa sempre respinta con sdegno da Islamabad. Da allora i rapporti tra i 2 Stati, tradizionali rivali, sono rimasti tesi.
Gilani è arrivato nella città nella notte, accogliendo un invito personale di Singh, in quella che è stata definita la “diplomazia del cricket”. I 2 leader sono arrivati insieme allo stadio Mohali, vicino Chandigarh, e sono andati a salutare le due squadre, scambiando qualce battuta con i giocatori (nella foto). Il pubblico ha accolto con un boato il loro ingresso sul terreno di gioco, insieme al presidente del Consiglio Internazionale del Cricket Sharad Pawar. Terminato il giro, sempre tra gli applausi, i premier si sono seduti accanto in tribuna per assistere alla partita. Presso lo stadio ci sono massime misure di sicurezza ed è vietato sorvolarlo.
L’incontro avviene il giorno dopo che i 2 Paesi hanno concordato di accettare la visita di rispettivi gruppi di indagine per compiere accertamenti sull'attentato del 2008, nel comune interesse di combattere la minaccia terroristica. A febbraio c’era stata una prima generica intesa di riprendere i dialoghi per la pace (i 2 Stati hanno combattuto guerre mai concluse ed entrambi rivendicano il territorio del Kashmir) “su ogni questione”. Il ministro pakistano degli Esteri visiterà l’India a luglio per riprendere i dialoghi.
Il cricket è lo sport più seguito nei 2 Paesi e l’incontro tra le due squadre nella semifinale mondiale è un vero evento, dopo ripetute delusioni per entrambe le nazionali negli scorsi campionati mondiali. I precedenti incontri hanno visto anche sgradevoli incidenti. Nel 1989 a Karachi i tifosi pakistani hanno tirato pietre contro i giocatori dell’India durante la partita. Nel 2000 indù nazionalisti hanno scavato buche nel campo di gioco a New Delhi, prima della partita, per protestare contro la visita della squadra pakistana.
Analisti dicono che una vittoria dell’India potrebbe persino aiutare Singh a superare l’attuale paralisi del parlamento, conseguente alle ripetute accuse di corruzione che hanno colpito il governo con forti proteste di piazza.
L’incontro viene visto in diretta da un miliardo di persone. Il Pakistan ha proclamato una mezza giornata di vacanza nazionale per consentire a tutti di vedere l’incontro, molti uffici dei 2 Paesi sono chiusi. In mercati e ristoranti indiani sono stati posti schermi giganti. Le strade delle città indiane sono comunque semideserte, dopo che è iniziato l’incontro. Da tempo i biglietti per la partita potevano essere comprati solo al mercato nero, a un prezzo 10 volte maggiore.
Le dichiarazioni delle 2 squadre sono all’insegna del massimo fair-play, anche se entrambe si dicono sicure della vittoria. Molto meno diplomatici i tifosi, che ricordano come questa sia forse “la massima rivalità sportiva dell’Asia, se non del mondo”. Esperti spiegano che questo incontro è molto più sentito, ad esempio, della finale del Super Bowl del football Usa, perché racchiude i contrasti politici, storici, nazionalisti e religiosi tra i 2 Paesi.
Il vincitore incontrerà lo Sri Lanka nella finale del 2 aprile a Mumbai.
15/03/2018 08:56