01/02/2011, 00.00
GIAPPONE
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Diminuisce del 21,5% in Giappone la vendita interna di autoveicoli

Nel 2010 la produzione ha avuto un forte aumento, ma da alcuni mesi declina la vendita interna. Ottimiste molte aziende, che ritengono che l’andamento si invertirà a breve. La Toyota perde la leadership delle vendite rispetto alla Honda.

Tokyo (AsiaNews/Agenzie) – Crolla del 21,5% la vendita interna di autoveicoli in Giappone (escluse le minicar), con 187.154 vendite in meno a gennaio rispetto al gennaio 2010. E’ invece cresciuta del 21,3% la produzione di veicoli nell’intero 2010, primo aumento da 3 anni. Il calo colpisce soprattutto le vetture da turismo che segnano un -23,8%, pari a 167.574 unità.

La Japan Automobile Leaders Association spiega che è il 5° mese consecutivo di declino delle vendite interne, nonostante gli incentivi statali introdotti da settembre per “i veicoli ecologici”, che pure hanno dato un buon al mercato.

Le aziende mostrano comunque ottimismo, perché ritengono che il declino sia al termine e osservano che a dicembre c’era stato il ben maggiore calo, su base annua, del 28,3%. Analisti osservano che il dato è negativo anche perché la comparazione avviene con l’inizio del 2010 che aveva segnato un forte incremento delle vendite: +38,8% nel gennaio 2010 e +35,1% il successivo febbraio.

Peraltro nell’intero 2010 la produzione di autoveicoli è aumentata per la prima volta in 3 anni, con 9.625.940 unità, aumento trainato soprattutto dalle maggiori vendite interne nei primi mesi dell’anno, come pure in Europa, Usa e nei Paesi emergenti. Nel 2010 è pure aumentata l’esportazione del 33,8% rispetto al 2009. Tuttavia a dicembre la produzione è scesa del 5,1% rispetto a un anno prima, in conseguenza delle diminuite vendite interne.

Dati non ufficiali mostrano che a gennaio la Toyota potrebbe avere perso dopo 20 mesi la leadership delle vendite di auto, rispetto alla Honda: probabile conseguenza dei difetti costruttivi che hanno indotto l’azienda a ritirare circa 1,7 milioni di veicoli da tutto il mondo per timore di perdite di carburante o olio, di cui almeno 1,2 milioni nel solo Giappone (vedi AsiaNews del 26.1.2011, La Toyota ritira 1,7 milioni di veicoli nel mondo: pericolo di perdite di carburante).

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