Digiuno e preghiera per la pace in Terra Santa
Gerusalemme (AsiaNews) In tutto il mondo si celebra oggi una giornata di digiuno e preghiera per la pace, invocata dalla Conferenza dei vescovi della regione del Nord Africa (CERNA) e dalla conferenza dei vescovi latini della regione Araba (CELRA).
Le chiese del Medio Oriente e del Nord Africa sottolineano che "l'instabilità nella regione mediorientale minaccia la sicurezza dei loro paesi e del mondo intero". Secondo i vescovi "gli ebrei, i cristiani e musulmani sono divenuti tutti incapaci di porre fine ai conflitti. Entrambi i popoli, palestinese e israeliano, rischiano di scomparire: il forte e il debole, quelli che usano la violenza e quelli che aspettano con pazienza una soluzione pacifica del conflitto".
I conflitti in Terra Santa sono "motivo di preoccupazione" per tutti i cristiani del mondo, ma le chiese "possono fare di più" per portare la pace nella regione. Esse devono "sensibilizzare" i governi, il popolo e la comunità internazionale perché la loro opera diventi "un fattore decisivo per raggiungere la pace, la giustizia e la riconciliazione".
I vescovi ricordano che le chiese, secondo il volere divino, devono diventare fonte di "riconciliazione", aiutando "entrambi i fronti, israeliano e palestinese, a convivere in pace".
La gente è "impotente" e non riesce a modificare lo status quo, ma i vescovi affidano le loro intenzioni e la loro speranza "a Dio e alla sua opera", confidando che "alla fine il bene vincerà sul male rappresentato dalla guerra", nella terra che "Lui stesso ha scelto per venire al mondo".