Difende cattolici e attivisti, avvocato vietnamita sospeso dalla professione
Huynh Van Dong, 33 anni, non potrà più esercitare perché “colpevole” di oltraggio alla Corte e mancato rispetto della legge. La decisione presa dall’Ordine della provincia di Dac Lac ha scatenato le proteste di organizzazioni internazionali. In passato egli ha difeso i parrocchiani di Can Dau contro gli espropri forzati.
Hanoi (AsiaNews) – Un famoso avvocato e attivista per i diritti umani vietnamita non potrà più esercitare in tribunale, perché “colpevole” di aver difeso alcuni dissidenti politici di primo piano. È quanto racconta Radio Free Asia (Rfa), secondo cui l’Ordine degli avvocati della provincia di Dac Lac – nel Vietnam centro-meridionale – ha sospeso il 12 agosto scorso Huynh Van Dong, 33 anni, accogliendo il ricorso dei giudici che lo hanno incriminato per “mancato rispetto della legge” e oltraggio alla Corte.
A maggio l’avvocato vietnamita aveva difeso gli attivisti pro-democrazia Tran Thi Thuy e Pham Van Thong, nell’udienza preliminare. Il processo si è tenuto nella provincia meridionale di Ben Tre e si è conclusa con la condanna dei due – insieme ad altre cinque imputati – perché riconosciuti colpevoli di “tentato rovesciamento del governo popolare”. Gli attivisti avevano lasciato in precedenza il Paese, per ricevere fondi e addestramento dall’associazione “Viet Tan”, che Hanoi considera alla stregua di un “gruppo terrorista”.
Durante l’udienza, Huynh Van Dong avrebbe mostrato un comportamento “contrario alle leggi dell’avvocatura” e di aver sfruttato i diritti garantiti dalla democrazia e dalla libertà per “calpestare gli interessi dello Stato”. La sua colpa è stata quella di voler trasformate il processo in un “dibattito pubblico”, minando la credibilità del Partito comunista e del governo vietnamita.
La decisione delle autorità ha scatenato la protesta di associazioni e gruppi, fra i quali la Media Defence Southeast Asia, con base in Malaysia, perché viola il principio della separazione dei poteri e dell’indipendenza del sistema giudiziario.
Già in passato Huynh Van Dong era finito nel mirino delle autorità vietnamite, che lo hanno più volte fermato e interrogato. In più di una occasione egli ha rivendicato l’innocenza dell’imputato, piuttosto che rimettersi alla clemenza della corte. L’avvocato ha anche difeso i fedeli cattolici delle parrocchie di Thai Ha e Can Dau nel marzo 2009 e maggio 2011, in procedimenti inerenti la proprietà di terreni e manifestazioni non autorizzate.
Nelle scorse settimane Huynh Van Dong ha scritto che la libertà di parola e di stampa, così come i diritti civili e politici, insieme al multipartitismo sono divenute “richieste che rappresentato un ‘lusso’ nella situazione odierna in Vietnam”.
A maggio l’avvocato vietnamita aveva difeso gli attivisti pro-democrazia Tran Thi Thuy e Pham Van Thong, nell’udienza preliminare. Il processo si è tenuto nella provincia meridionale di Ben Tre e si è conclusa con la condanna dei due – insieme ad altre cinque imputati – perché riconosciuti colpevoli di “tentato rovesciamento del governo popolare”. Gli attivisti avevano lasciato in precedenza il Paese, per ricevere fondi e addestramento dall’associazione “Viet Tan”, che Hanoi considera alla stregua di un “gruppo terrorista”.
Durante l’udienza, Huynh Van Dong avrebbe mostrato un comportamento “contrario alle leggi dell’avvocatura” e di aver sfruttato i diritti garantiti dalla democrazia e dalla libertà per “calpestare gli interessi dello Stato”. La sua colpa è stata quella di voler trasformate il processo in un “dibattito pubblico”, minando la credibilità del Partito comunista e del governo vietnamita.
La decisione delle autorità ha scatenato la protesta di associazioni e gruppi, fra i quali la Media Defence Southeast Asia, con base in Malaysia, perché viola il principio della separazione dei poteri e dell’indipendenza del sistema giudiziario.
Già in passato Huynh Van Dong era finito nel mirino delle autorità vietnamite, che lo hanno più volte fermato e interrogato. In più di una occasione egli ha rivendicato l’innocenza dell’imputato, piuttosto che rimettersi alla clemenza della corte. L’avvocato ha anche difeso i fedeli cattolici delle parrocchie di Thai Ha e Can Dau nel marzo 2009 e maggio 2011, in procedimenti inerenti la proprietà di terreni e manifestazioni non autorizzate.
Nelle scorse settimane Huynh Van Dong ha scritto che la libertà di parola e di stampa, così come i diritti civili e politici, insieme al multipartitismo sono divenute “richieste che rappresentato un ‘lusso’ nella situazione odierna in Vietnam”.
Vedi anche